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direttore Paolo Pagliaro

ASSE FARNESINA-MIBACT
PER IL TURISMO

ASSE FARNESINA-MIBACT <BR> PER IL TURISMO

Un piano strategico per il turismo, il più condiviso possibile, interministeriale. Perché turismo e cultura, in Italia, non possono che andare di pari passo. Il piano è stato presentato questa mattina alla Farnesina e i suoi assi portanti, ha spiegato il ministro dei Beni culturali e del turismo "individuano azioni e priorità: la linea è puntare a un turismo sostenibile, non soltanto nella declinazione ambientale”. A fare gli onori di casa è stato il ministro degli Esteri Angelino Alfano: “Con il ministro Franceschini abbiamo lavorato insieme e sono stati anni molto positivi perché lì incidenza del turismo sull’uscita dalla crisi è stata fondamentale, rappresentando il 12% del Pil e il 13% dell’occupazione - ha detto - Vogliamo rafforzare questa incidenza puntando sulla diplomazia economica, sulla digitalizzazione, sulla valorizzazione dei 51 siti Unesco”. E non dobbiamo dimenticare, ha spiegato il numero uno della Farnesina, che “viviamo in un tempo della storia che è sfidato da una minaccia senza precedenti dal punto di vista della sicurezza: questo ha determinato un impatto anche sul turismo, perché la variabile sicurezza è diventata fondamentale nella scelta della destinazione turistica. La Farnesina si è adeguata, e il nostro Paese può essere fiero e orgoglioso di aver saputo coniugare solidarietà e sicurezza, mettendosi dalla parte giusta della storia e aiutando l’Europa a stare dalla parte giusta: abbiamo salvato mezzo milione di persone e nel contempo siamo un paese sicuro, in un contesto mondiale in cui la minaccia zero non esiste”. Il prossimo 30 giugno il comitato permanente sul turismo darà le prime indicazioni operative ma intanto Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, spiega: “Il piano strategico del turismo crea una rottura decisa con il passato, creando una sinergia che risponde alle nuove esigenze dei turisti cui non interessa più una singola destinazione. Pensiamo ai piccoli borghi in cui organizziamo una ospitalità diffusa, non quella dei grandi alberghi, in cui assaporare la gioia e la vita in comune”. D'altra parte secondo Fabio Maria Lazzerini, consigliere dell'Enit, “si dice spesso che si fa fatica a vendere l’Italia perché ha un’offerta troppo frammentata, ma questo non è un difetto ma una grandissima forza. Si vive l’esperienza di immergersi nell’italianità, perché visti da fuori siamo un grande popolo, e questo vale a maggior ragione per i piccoli borghi”.. Questo peraltro è un settore economico molto importante, l’unico che non può essere de localizzato”. Lazzerini ricorda che siamo il primo paese al mondo fotografato su instagram, con 54,4 milioni di immagini, il primo paese in Europa su Facebook per engagement, abbiamo avuto 52,6 milioni di presenze nel 2016. La vera questione, conclude Franceschini, sono le infrastrutture: “Credo che in termini strategici noi dovremmo avere un’alta velocità che arrivi a Palermo, una che faccia Taranto-Bologna, e che passi per tutti gli aeroporti: solo così possiamo essere collegati e integrati. In un’epoca di paura e minacce dobbiamo costruire ponti, non muri”. (Sis – 20 giu)

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