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Porti: confronto Puglia–Albania
su sicurezza e dogane

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Porti: confronto Puglia–Albania <br> su sicurezza e dogane

(21 giugno 2017) “Metodologie e strumenti per ottimizzare i controlli di persone, mezzi e merci nel Porto di Bari”: se ne è parlato presso la Sala Giunta della Presidenza Regionale durante un incontro, sollecitato dalle autorità del governo albanese in Italia ed organizzato dal Coordinamento delle Politiche Internazionali della Regione Puglia, d’intesa con il Gabinetto del Presidente. L’incontro, particolarmente atteso dalle parti, ha riunito i vertici delle istituzioni e delle Autorità pugliesi referenti per la materia, per affrontare problematiche relative allo snellimento delle procedure logistiche, doganali e di sicurezza nel Porto di Bari, anche e soprattutto in relazione alle previsioni di aumento del volume di traffico, tra l’altro già intenso durante tutto l’anno, nei prossimi mesi estivi. Alla convocazione hanno prontamente risposto, intervenendo all’incontro con analisi e proposte operative, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Meridionale, l’Autorità portuale del Levante, l’Agenzia delle Dogane, la Capitaneria di Porto di Bari, la Guardia di Finanza di Bari, la Polizia di Stato e di Frontiera, la Direzione centrale dell’Immigrazione e l’USMAF-SASN di Bari per la parte pugliese; l’Ufficiale di collegamento della Polizia albanese ed il Consolato d’Albania a Bari per la parte albanese. Tutti d’accordo, al termine dei lavori, sull’avvio di un tavolo intergovernativo per una fattiva collaborazione volta allo snellimento delle procedure e al potenziamento logistico al fine di agevolare i flussi di merci e passeggeri tra il Porto di Durazzo e quello di Bari, pur nel mantenimento di tutti gli obblighi di sicurezza per entrambe le parti. (Red)


LA SCHEDA / NUOVE PROPOSTE


Dalle riflessioni congiunte, inoltre, è emersa anche la volontà di porre le basi per un maggiore coordinamento tra gli operatori del porto di Bari, inteso come “porta d’Europa”, e quello di Durazzo, “porta dei Balcani”, cercando anche un’intesa con gli armatori operanti tra le due realtà territoriali ed ottimizzare arrivi e partenze dei traghetti, evitando inutili sovrapposizioni d’orario. Infine, si è anche proposta l’idea di istituire una associazione delle Autorità Portuali del basso Adriatico e dello Ionio, sotto l’egida della Regione Puglia, che comprenda anche altre autorità italiane, oltre che greche, albanesi e montenegrine, per fare sistema e lavorare congiuntamente nell’ottica di una riproposizione del Corridoio VIII e della valorizzazione degli interventi programmatici previsti nell’ambito della Strategia per la Macroregione Adriatico Ionica (EUSAIR), ottimizzando azioni e risorse finanziarie, anche di natura comunitaria.

(© 9Colonne - citare la fonte)