(22 giugno 2017) “Lotta al crimine organizzato nei Balcani occidentali: cooperazione di polizia e giudiziaria”: nell’ambito di questo progetto, realizzato dal ministero dell’Interno italiano, si è svolto nei giorni scorsi un seminario nei locali della Sipa (State Investigation and Protection Agency) a Sarajevo, dedicato alle indagini finanziarie. Il progetto si avvale di fondi messi a disposizione dall’Ue nel quadro dello strumento Ipa (“Instrument for Pre-Accession”). “Hanno portato la loro esperienza due rappresentanti della Guardia di Finanza che in Italia ha la titolarità delle indagini finanziarie – si legge sul sito della nostra Ambasciata a Sarajevo -. Attraverso esempi pratici sono stati illustrati ai colleghi bosniaci i metodi, le procedure e le collaborazioni che si attivano in Italia per combattere, anche dal punto di vista finanziario, i fenomeni criminali. Si è rivelato particolarmente interessante il confronto su casi concreti e sulle tecniche operative utilizzate nelle due realtà e sono ora allo studio ulteriori interventi con la partecipazione della Guardia di Finanza italiana”. (Red)
SCHEDA / I RAPPORTI BILATERALI
Tra i primi membri della Comunità Internazionale ad aver stabilito relazioni diplomatiche con la Bosnia Erzegovina nel 1996, l’Italia sostiene e incoraggia il percorso di integrazione euro-atlantica del Paese nei principali fori internazionali e nei rapporti bilaterali. L’Italia è secondo partner commerciale della Bosnia con un volume di intercambio di oltre 1,5 miliardi di euro, primo investitore bancario – con Unicredit e Banca Intesa SanPaolo-, e primo partner culturale del Paese, anche grazie all’entrata in vigore nel 2015 dell’Accordo bilaterale di cooperazione culturale.