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direttore Paolo Pagliaro

Elezioni decise
dagli immigrati

Elezioni decise <br> dagli immigrati

di Paolo Pagliaro

Un’analisi sia pur sommaria della campagna elettorale e delle cose che si sono dette nei dibattiti televisivi e nelle piazze, conferma che la vera protagonista di queste amministrative è stata l’immigrazione. E l’impressione è che sarà questo il tema decisivo nei prossimi appuntamenti elettorali,  a cominciare dalle politiche.
In un libretto stampato da Laterza con il titolo “Populismo e stato sociale”, Tito Boeri – economista e presidente dell’Inps – prova a smontare   con cifre e dati di fatto la convinzione che gli immigrati siano i destinatari di un welfare sottratto in qualche modo agli italiani. Gli immigrati versano ogni anno otto miliardi di contributi sociali e ne ricevono tre in termini di pensioni e altre prestazioni, con un guadagno netto di circa 5 miliardi per le casse dell’Inps. Spesso sono contributi a fondo perduto, perché molti se ne vanno prima di avere maturato il diritto alla pensione.  Certamente gli immigrati sono beneficiari  della spesa sanitaria e di quella per l’istruzione. Ma anche in questo caso, in Europa tutti gli studi concordano sul fatto che alla fine il saldo netto sarà positivo, perché gli immigrati arrivano da giovani e normalmente lasciano il paese che li accoglie quando invecchiano,  per tornare al luogo d’origine.
La percezione degli immigrati è peggiorata dopo l’impennata nel flusso di rifugiati. Che hanno tempi più lunghi di integrazione nel mercato del lavoro rispetto agli immigrati economici e costituiscono un grande problema politico per l’intera Europa. Ma scaricare sugli immigrati la responsabilità dei tagli al welfare, significa – conclude Boeri – additarli all’odio di molti nostri concittadini. E’ un’operazione spregiudicata, che aiuta dal punto di vista elettorale e non teme la verifica dei fatti, perché di fronte alle percezioni i fatti sono ininfluenti.

 

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