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Un paese di Calabria, il documentario che racconta l’accoglienza

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 Un paese di Calabria, il documentario che racconta l’accoglienza

(29 giugno 2017) Un’ occasione per riscoprire il valore dell’accoglienza e dell’accettazione in Italia e nel mondo. E’ quella offerta dall’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) che in collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura di Vienna ha organizzato la proiezione del film “Un paese di Calabria”, una produzione Italo-francese-svizzera su Riace, comune calabrese rinato grazie alla presenza degli immigrati e al lavoro svolto dal Sindaco Domenico Lucano. La visione del documentario di Shu Aiello e Catherine Catella – in programma presso la sede dell’Istituto il 4 luglio alle 19 - rientra nel ciclo di appuntamenti dal titolo “Cultura dell’accoglienza”. Il film racconta la bellissima esperienza di un piccolo comune che ha rotto l’isolamento imponendosi come progetto modello capace di far rinascere una comunità. “Un paese di Calabria” svela, infatti, l’infinita ciclicità dei flussi migratori, mostrando come quello che per alcuni è un problema, per altri è un’opportunità. L’iniziativa rientra nell'ambito del progetto A.E.N.E.A.S. (Arts Experiences to Nurture Exchanges and Advance Security in the Field of Migration Governance). Una cooperazione tra l'OSCE e l'Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il sostegno della Rappresentanza Permanente italiana presso l'OSCE.  In questo film-documentario viene esplorato il concetto di integrazione attuato con successo a Riace: un paese da cui i giovani sono fuggiti per costruire altrove il loro futuro, lasciando dietro di sé case abbandonate e un paese di vecchi. Destinato a morire? Forse no. Perché intanto ondate i migranti in fuga dalla guerra e dalla povertà hanno iniziato ad approdare sulle coste calabresi e quegli sbarchi, che tanti vedono come un pericolo, sono diventati per Riace la speranza di una rinascita. Attraverso interviste di vecchi e nuovi residenti della cittadina, viene rappresentata la situazione problematica di entrambi i gruppi, dando voce al successo di integrazione in una nuova comunità e alle nuove speranze di tante persone. Un racconto fatto di persone, di vite trapiantate e devozione popolare, impegno politico e lotta alla 'ndrangheta. La cronaca di una trasformazione coraggiosa guidata da un principio: nessuno si salva da solo. (red)


SCHEDA / IL FILM

Nel film-documentario “Un Paese Di Calabria” una donna di nome Rosa Maria lascia Riace, il suo paese natale, in un giorno d’estate del 1931 in cerca di fortuna in Francia. Da allora gli abitanti di Riace hanno visto le case abbandonate dagli emigrati coprirsi di edera e le terre impoverirsi. Hanno continuato a guardare il mare dalle loro colline, per ricordare i loro due patroni, Santi Cosma e Damiano, originari d’oriente. Un giorno da quel mare è arrivato un barcone su cui erano Bairam ed altri duecento profughi curdi. Le case degli emigrati d’inizio novecento sono state restaurate con l’aiuto dei nuovi migranti e date loro. Oggi gli abitanti del paese calabro si chiamano Roberto, Ousmane, Emilia, Mohamed, Leonardo, Taira. Il progetto “Futura”, portato avanti dal sindaco Domenico Lucano, insieme ai migranti, è un esempio unico d’accoglienza. Gli abitanti non hanno molto ma s’inventano ogni giorno il loro destino comune. Il cast è composto dal Sindaco Domenico Lucano e da altri abitanti di Riace ed il film è prodotto da Tita Productions (FR), Marmitafilms (FR), Les Productions JMH (CH) e Bo Film (IT)

(© 9Colonne - citare la fonte)