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direttore Paolo Pagliaro

Nuova emigrazione: prosegue
il confronto tra il CGIE
e il ministero del Lavoro

Nuova emigrazione: prosegue <br> il confronto tra il CGIE <br> e il ministero del Lavoro

Nell'ultima sezione dei lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero, nel pomeriggio di venerdì 14 luglio, si è svolto presso la Farnesina l'incontro con il Direttore Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Tatiana Esposito, incaricata dal Ministro Poletti di intrattenere le relazioni con il CGIE in vista dell'istituzione di un tavolo di lavoro congiunto finalizzato a programmare interventi di orientamento per i nuovi migranti italiani. Si tratta – si legge in una nota del CGIE - dei seguiti dell'incontro realizzato alla Camera dei Deputati nell'ambito dell'Assemblea plenaria del CGIE svoltasi lo scorso 28 marzo alla quale aveva partecipato direttamente Poletti.

I FLUSSI DI NUOVA EMIGRAZIONE - Durante l'incontro il Segretario generale Michele Schiavone e i componenti del CdP Rodolfo Ricci e Gianluca Lodetti hanno illustrato l'ipotesi di lavoro proposta dal CGIE, riepilogando i dati dei flussi di nuova emigrazione rilevati negli ultimi anni ed offrendo una comparazione tra i dati Istat e quelli di alcuni paesi meta dei nuovi flussi, in particolare Germania e Gran Bretagna, ma anche della proiezione dell'OCSE, secondo cui l'Italia figura all'ottavo posto tra i paesi erogatori di flussi emigratori ed è seconda soltanto alla Polonia, in Europa.

ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE - Un'azione di orientamento – continua la nota - nei diversi paesi di arrivo dei giovani connazionali che possa avvalersi della presenza associativa, delle strutture dei patronati e dei Comites, pur con funzioni diversificate, costituisce uno degli obiettivi, insieme all'approntamento di paralleli strumenti di consultazione telematica che possano informare le persone sulle normative di ingresso nei diversi paesi, sulla ricerca di lavoro, sulla conoscenza delle normative locali in tema di welfare, delle prestazioni assicurative e sanitarie, come anche, in particolare per le famiglie con figli al seguito, delle possibilità di inserimento scolastico e professionale, di studio della lingua, ecc., senza dimenticare l'opportunità di servizi di orientamento al rientro e al reinserimento professionale per coloro che intendono tornare in Italia dopo un'esperienza trascorsa all'estero.

CONTINUA IL CONFRONTO ISTITUZIONALE - E' stato anche ricordato – conclude il CGIE - il ruolo di fondamentale interlocutore istituzionale dell'emigrazione che ha ricoperto il Ministero del Lavoro in passato anche nell'ambito della formazione professionale all'estero e ai suoi positivi risvolti per il sostegno del sistema paese attraverso la valorizzazione della risorsa interculturale delle ultime generazioni. Un ruolo che va recuperato, in uno scenario di crescente mobilità e, spesso, di precarietà delle persone, come quello che stiamo vivendo, rispetto al quale non si può lasciare solo al mercato il destino delle persone in movimento. Anche perchè i consistenti flussi di nuova mobilità implicano conseguenze significative sia sotto il profilo demografico sia per lo sviluppo futuro del nostro paese. Nei prossimi mesi, anche con il contributo della VII° Commissione tematica del CGIE (Nuove migrazioni e generazioni nuove), continuerà il lavoro di interlocuzione e di messa a punto dei possibili interventi. (Red – 18 lug)

(© 9Colonne - citare la fonte)