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Borsa del Turismo archeologico stringe accordi di cooperazione

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Borsa del Turismo archeologico stringe accordi di cooperazione

(19 luglio 2017) Con l’obiettivo di coordinare un gruppo di esperti per sviluppare intese tra Italia e Tunisia su tematiche di cooperazione culturale, il Direttore della Borsa mediterranea del turismo archeologico Ugo Picarelli ha incontrato a Tunisi la ministra del Turismo e dell’Artigianato Selma Elloumi Rekik e il ministro degli Affari culturali Mohamed Zine El Abidine, su invito dell’Ambasciatore di Tunisia a Roma Moez Sinaoui. Per la Borsa questo appuntamento, nell’anno del suo ventennale in programma a Paestum dal 26 al 29 ottobre, si è inserito nell’ambito della visita del sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi, presente con una delegazione di tour operator e giornalisti e accompagnata dal vice presidente della Commissione Attività Produttive della Camera e Presidente dell’Osservatorio Parlamentare del Turismo Ignazio Abrignani. L’occasione è stata importante per confrontarsi con l’Ambasciatore Italiano a Tunisi, Raimondo De Cardona, sul fatto che le collaborazioni possano attuarsi e svolgersi per il tramite dell’Istituto italiano di cultura diretto dalla salernitana Maria Vittoria Longhi. La Borsa ha visitato il Museo del Bardo incontrando il Direttore Mouncef Ben Moussa e ribadendo il suo impegno annuale a trasmettere sempre a futura memoria l’accaduto del marzo 2015: per sottolineare l’amicizia col Bardo inviterà a Paestum Hamadi Ben Abdesslem, la guida turistica che ha salvato 45 italiani durante l’attacco terroristico dell’Isis, portandoli al riparo da una uscita di servizio. Nell’incontro con i ministri tunisini, con la Direzione Generale Turismo Culturale del ministero del Turismo e con l’Istituto Nazionale del Patrimonio sono state valutate, alla luce della recente riforma dei beni culturali, le collaborazioni future che riguarderanno gemellaggi con le città di epoca romana, restauri di opere d’arte, scambi di esperienze su archeologia virtuale, scavi di nuove missioni archeologiche. (red)


LA SCHEDA / DIALOGO INTERCULTURALE


La Borsa è best practice riconosciuta per l’impegno a favore del dialogo interculturale, non solo attraverso la partecipazione nel Salone Espositivo di 30 Paesi Esteri e l’annuale presenza di un Paese Ospite Ufficiale, ma anche per dedicare dal 2015 nell’ambito del programma due significativi momenti a questo tema:- l’incontro “#pernondimenticare il Museo del Bardo, 18 marzo 2015”, a seguito dell’accadimento tanto funesto al Museo di Tunisi, per ricordare che il patrimonio culturale è uno strumento fondamentale per il dialogo interculturale: ogni cittadino del mondo, al di là di appartenenze religiose o politiche, deve essere consapevole che il patrimonio culturale è un bene comune e rappresentazione di identità nazionale, per cui va difeso da tutti i Paesi che fanno della democrazia il loro baluardo; - l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, in collaborazione con Archeo, la prima testata archeologica italiana, intitolato al noto archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale.

(© 9Colonne - citare la fonte)