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direttore Paolo Pagliaro

Firenze: nella mente di Giuliano da Sangallo

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Firenze: nella mente di Giuliano da Sangallo

Le Gallerie degli Uffizi di Firenze dedicano una mostra a Giuliano Giamberti, più noto come Giuliano da Sangallo (attivo dagli anni Sessanta del Quattrocento fino alla morte, avvenuta nel 1516), figura chiave e protagonista del Rinascimento italiano e il primo di cui sopravvive una raccolta di disegni di architettura, custodita e curata dai suoi eredi. I disegni selezionati per l’esposizione, fino al 20 agosto, non solo gettano luce sullo sviluppo dei peculiari metodi tecnici e grafici di Sangallo, ma più in generale su quelli più diffusi e condivisi nel periodo compreso tra gli ultimi decenni del Quattrocento e la fine del secondo Rinascimento. Architetto di Lorenzo il Magnifico e dei papi Giulio II della Rovere e Leone X Medici, è infatti fra i più importanti disegnatori di architettura della sua epoca. I disegni in mostra ne documentano il lavoro come architetto militare e grande innovatore dell’architettura civile e religiosa; lo strettissimo rapporto intellettuale con i committenti; l’incessante pratica dello studio dell’antico, riverberatasi nella formazione di tutti i suoi collaboratori, e la continuità assicurata al suo magistero dagli eredi più diretti; le sperimentazioni condotte negli anni romani del confronto con Bramante, specialmente sul cantiere cruciale della basilica di San Pietro; l’intreccio fra composizione e invenzioni figurative, culminante nell’episodio finale del concorso per la facciata della basilica fiorentina di San Lorenzo; infine, la produzione come disegnatore di figura e le diverse inclinazioni verso altri artisti del suo tempo, in particolare Botticelli, come illustra un dipinto di bottega del pittore proveniente dalla National Gallery di Londra, possibile esempio del collezionismo privato di Giuliano da Sangallo. (red)

 

SPOLETO, LE SORPRENDENTI APPLICAZIONI DELLA CANAPA

Dopo il successo alla Milano Design Week, la mostra Fabric-Action approda al Festival di Spoleto. Fino al 30 agosto Palazzo Collicola ospita gli undici progetti che sperimentano usi innovativi della canapa. Fabric-Action è un progetto sperimentale in sostegno della Valnerina promosso da Regione Umbria e Fondazione Politecnico e sviluppato da Polifactory con Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco.Nei primi mesi del 2017 designer affermati e giovani progettisti emergenti hanno partecipato a Fabric-Action per promuovere oltre alle qualità e alla bellezza integra di una terra secolare, anche la creatività e il saper fare artigiano, tra tradizione e innovazione, che contraddistinguono l’Umbria in generale. Sono nati così undici progetti - otto proposte innovative e tre progetti speciali - che utilizzano la canapa come materia prima e materiale per dar vita a sorprendenti applicazioni: dagli strumenti musicali agli oggetti per l’infanzia, dai complementi d’arredo ai dispositivi interattivi per la purificazione ambientale, fino alle esperienze gastronomiche. Soluzioni a impatto zero ed eco-friendly, che propongono la canapa come materia prima perfetta per un’economia circolare.

(red)

ROMA: IL GRANDE OMAGGIO A BOTERO

Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca dove si percepisce forte l’eco della nostalgia e di un mondo che non c’è più o in via di dissoluzione. Uomini, animali, vegetazione i cui tratti e colori brillanti riportano immediatamente alla memoria l’America Latina dove tutto è più vero del vero, dove non c’è posto per la sfumatura e che anzi favorisce l’esuberanza di forme e racconto. Questa è la cifra stilistica di Fernando Botero, origini colombiane, famoso e popolare in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio pittorico, immediatamente riconoscibile. Alla sua arte, nel suo ottantacinquesimo genetliaco, si rende omaggio con l’esposizione “Botero”, al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma, fino al 27 agosto, che ripercorre, attraverso una cinquantina dei suoi capolavori, molti dei quali in prestito da tutto il mondo, oltre 50 anni di carriera del Maestro dal 1958 al 2016. La mostra, che si presenta come la prima grande retrospettiva dell’opera di Botero in Italia, apre sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio.

(red)

LECCE; LE 100 FACCE DELLA MUSICA ITALIANA

 Dalla “A” di Alessandra Amoroso alla “Z” di Zucchero, passando per Vasco e Paolo Conte, Ligabue e Francesco De Gregori, Mario Biondi e i Negramaro, Elisa e Giorgia, arrivando alle star dell’hip hop e del rap Fabri Fibra, Fedez, J- Ax, Emis Killa e Club Dogo. Decine gli artisti, i cantautori, i musicisti, i cantanti, ma tra loro anche gli autori, come Mogol, i dj, i promoter e i discografici. Fino al 30 agosto la musica italiana si racconta a Lecce in 100 ritratti d’autore firmati Giovanni Gastel, uno dei più celebri fotografi italiani al mondo, con la mostra “Le 100 facce della musica italiana”: un progetto ideato e realizzato dal team di Rolling Stone. Quello di Gastel non è un semplice progetto fotografico ma un vero e proprio atto d’amore per la musica italiana, i volti e il suono di un paese meraviglioso come non si è mai visto. Un caleidoscopio di immagini che traducono su pellicola le anime dei musicisti che più hanno segnato la storia contemporanea della musica italiana. 

(PO / red)

PERUGIA: IMMAGINARE LA MUSICA

La Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, scrigno di una delle collezioni d’arte antica più importanti d’Italia, torna ad aprire le proprie sale alla musica, attraverso la collaborazione con Umbria Jazz e Trasimeno Music Festival. “Immaginare la musica”, fino al 27 agosto, offre un viaggio nel mondo della musica in 85 immagini, a colori e in bianco e nero, scattate da Luca d’Agostino e Luciano Rossetti, tra i maggiori interpreti della fotografia di musica e spettacolo in Italia. La mostra ruota attorno all’esecuzione musicale dal vivo e agli istanti che la precedono o la seguono immediatamente, dalle prove al montaggio del palco, dall’incontro con il pubblico ai momenti di raccoglimento, di divertimento, di studio. Come scrive il curatore della mostra, Claudio Chianura, “raramente l’occhio fotografico di Rossetti e d’Agostino – pur nelle implicite differenze individuali – vuole semplicemente riprendere il musicista in concerto. Anzi, è chiara l’intenzione di muoversi oltre, di assumere una prospettiva imprevista e quanto più ricca possibile. Al punto che ogni immagine, in definitiva, mette davvero in condizione chi guarda di immaginare la musica. E il gioco, la sfida, è tanto più stimolante se le musiche rappresentate sono molte e diversissime, com’è il caso delle fotografie qui selezionate che spaziano dal jazz alla classica, dal reggae alla canzone d’autore, dal rock alla sperimentazione colta”. Tra i protagonisti degli scatti troviamo infatti un campionario assai diversificato che tocca estremi come Arvo Pärt e Lucio Dalla, passando attraverso Uto Ughi e Bruno Canino, Michel Petrucciani, Vinicio Capossela, Sting, Yuja Wang, Patti Smith, Stefano Bollani con Antonello Salis, Markus Stockhausen, Paolo Conte.

(red)

 

 

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