(7 agosto 2017) Con le importazioni di vino italiano che nel 2016 hanno superato i 400.000 hl per un valore di oltre 150 milioni di euro, il Giappone si conferma il più maturo tra i mercati asiatici mantenendo l'ottava posizione assoluta tra i mercati di sbocco per il vino italiano e confermandosi primo mercato in Asia, contraddistinto da un consumatore esperto storicamente appassionato del made in Italy e con forte orientamento alla qualità. Un efficace e dinamico strumento di promozione del settore è rappresentato dalla Borsa Vini in Giappone, organizzata dall’Agenzia Ice. Quest’anno l’evento si terrà in due tappe: il 7 novembre a Kyoto presso il Rihga Royal Hotel e l'8 novembre a Tokyo presso l'Hotel Intercontinental Tokyo Bay. La Borsa Vini, riservata ai professionisti del Trade, ha luogo nell'ambito della VI rassegna "3000 Anni di Vino Italiano" realizzata in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Tokyo, contenitore promozionale che accorpa un significativo numero di azioni di comunicazione e iniziative commerciali dedicate al vino italiano. La rassegna si aprirà ufficialmente il 3 ottobre a Tokyo con una conferenza stampa e avrà luogo tra ottobre e novembre, raccogliendo numerose iniziative promozionali dedicate al vino italiano in una cornice unitaria e di forte impatto mediatico, coniugando azioni presso ristorazione e GDO, seminari e degustazioni, e coinvolgendo operatori del Trade, stampa, wine lovers e consumatori finali di tutto il Giappone. (Red)
LA SCHEDA / SUCCESSO COLLAUDATO
Il format della Borsa Vini, già collaudato con successo nelle precedenti edizioni e molto gradito dalle imprese, prevede la realizzazione di workshop/degustazioni in location prestigiose. All'evento sono invitati esclusivamente operatori specializzati del settore: importatori, distributori, ristoratori, giornalisti, VIP, wine lovers, selezionati e contatti dall’Ufficio di Tokyo. Lo scorso anno hanno partecipato complessivamente 30 aziende italiane e 328 operatori giapponesi tra importatori, ristoratori, dettaglianti e giornalisti.