Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A Venezia
la luce filante
di Mark Tobey

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

A Venezia <br> la luce filante <br> di Mark Tobey

VENEZIA: LA LUCE FILANTE DI MARK TOBEY

Si tratta della più esaustiva retrospettiva degli ultimi vent’anni in Europa dedicata all’artista americano Mark Tobey, e la prima in assoluto in Italia. Con 70 dipinti, che spaziano dalle produzioni degli anni '20 fino ad arrivare agli anni '70, la mostra “Mark Tobey. Luce filante”, fino al 10 settembre al Guggenheim di Venezia, intende tracciare l’evoluzione dello stile pionieristico dell’artista, nonché il suo contributo, significativo e ancora non del tutto riconosciuto, all’astrazione e al modernismo americano del XX secolo. 

 

PALERMO, MAPPE E MITI DEL MEDITERRANEO

Il Museo Archeologico regionale Antonino Salinas di Palermo organizza, fino al 10 settembre, “Viaggio in Sicilia. Mappe e miti del Mediterraneo”, che presenta le opere inedite di sei artisti - Marianna Christofides, Gabriella Ciancimino, Malak Helmy, Andrew Mania, Pietro Ruffo, Luca Trevisani - risultato delle suggestioni nate dalla residenza itinerante d’artista, che si è svolta a settembre 2016 durante il periodo della vendemmia, e dell’incursione degli artisti nella collezione del Museo Salinas. Tra i più importanti siti espositivi archeologici d’Europa, il museo accoglie per la prima volta l’arte contemporanea e consolida la sua attuale vocazione di apertura verso linguaggi sempre più orientati al presente per riscoprire con occhi diversi l’arte del passato. Sei artisti, tre italiani e tre di altri paesi ma della stessa generazione, hanno viaggiato attraverso il territorio siciliano confrontandosi con luoghi, persone e storie di una delle regioni italiane più ricche in assoluto di miti e leggende. Paesaggio e simbologie hanno acceso il loro immaginario collettivo che si è tradotto in lavori appositamente pensati per gli spazi del museo, dalla scultura al disegno, dalla fotografia al video, in dialogo con i reperti del Museo Salinas.

 

UMBRIA: UNA CARD PER UNA ESTATE DI “TESORI”

Agevolazioni per l’ingresso nei musei e sui biglietti di spettacoli e concerti dei principali festival che animeranno l’Umbria fra fine agosto e settembre: la mostra “Tesori della Valnerina”, prorogata fino al 5 novembre alla Rocca Albornoziana – Museo nazionale del Ducato di Spoleto per il successo riscontrato, continua a offrire ai suoi visitatori l’opportunità di ampliare la propria conoscenza dell’Umbria e del suo patrimonio culturale. Con il biglietto della mostra, viene consegnata una “card” che consente di ottenere sconti in molti musei della rete umbra che hanno aderito al progetto regionale “Scoprendo l’Umbria”, all’interno del quale si inserisce l’esposizione aperta nell’aprile scorso che comprende un’ampia selezione di opere recuperate dalle chiese e dai musei colpiti dal terremoto, messe in sicurezza e restaurate in tempi record, alcune delle quali provenienti da Marche e Lazio.  Nato per presentare una terra che ha reagito agli eventi sismici con la forza del suo patrimonio culturale, il progetto  “Scoprendo l’Umbria” promuove attraverso “Tesori della Valnerina” l’intera rete museale regionale, oltre 170 tra musei, ecomusei e siti archeologici e, con le collaborazioni strette con i principali Festival, amplia la sua offerta. Dopo il Festival di Spoleto, fra i Festival in programma nelle prossime settimane coinvolti nell’iniziativa, con sconti sui biglietti per chi è in possesso della “card Scoprendo l’Umbria”, ci sono il Todi Festival (dal 26 agosto al 3 settembre), il Festival delle Nazioni (dal 29 agosto al 9 settembre), la Sagra Musicale Umbra (dal 6 al 17 settembre).

 

ROMA: TUTTE LE ESPOSIZIONI DELL’ESTATE

I Musei Capitolini ospitano per la prima volta la Madonna del Pintoricchio, ritenuta dal Vasari il ritratto di Giulia Farnese, amante di papa Alessandro VI Borgia, accanto al più noto Bambin Gesù delle mani nella mostra “Pintoricchio pittore dei Borgia”, fino al 10 settembre. Nelle Sale Terrene di Palazzo dei Conservatori, “La bellezza ritrovata”, fino al 26 novembre, una mostra che sancisce l’impegno da parte dello Stato, rappresentato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, per la costante attività di ricomposizione e ricostruzione del nostro patrimonio culturale. Al Museo dell’Ara Pacis è in corso “Spartaco. Schiavi e padroni a Roma”, una mostra che, fino al 17 settembre, indaga la realtà della schiavitù nella vita quotidiana e nell’economia della Roma imperiale. All’interno dei Mercati di Traiano, la mostra “I Fori dopo i Fori”, fino al 10 settembre, illustra le vicende dell’area archeologica dei Fori Imperiali attraverso i rinvenimenti degli scavi degli ultimi 25 anni. Al Museo di Roma in Palazzo Braschi nelle Sale al pianoterra, fino all’1 ottobre, “Contatto. Sentire la pittura con le mani. Caravaggio, Raffaello, Correggio in un’esperienza tattile”. Quattro capolavori pittorici sono presentati in forma di rilievi, per consentire al pubblico di scoprire un’opera bidimensionale attraverso l’esperienza tattile e non visiva. Al primo piano “Piranesi. La fabbrica dell'utopia”, fino al 15 ottobre, presenta un’ampia selezione delle opere più significative del grande artista veneziano, straordinario incisore all’acquaforte e figura centrale per la cultura figurativa del Settecento europeo. Alla Galleria d’Arte Moderna “Stanze d’artista. Capolavori del ’900 italiano”, fino all’1 ottobre: non solo luoghi ideali bensì stanze reali in cui l’arte della prima metà del Novecento è raccontata da dodici dei suoi maggiori esponenti: Mario Sironi, Arturo Martini, Ferruccio Ferrazzi, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Massimo Campigli, Marino Marini, Fausto Pirandello e Scipione. Varie alternative, come sempre, al Macro di via Nizza: Arazzeria Pennese - La contemporaneità del basso liccio”; Danilo Bucchi - Lunar black; Gehard Demetz - Introjection; Giovanni De Angelis - Art Rewind #1; Visioni Geometriche. Opere dalla collezione Macro #5; Cross the Streets. Al Macro Testaccio Giancarlo Limoni - Il giardino del tempo / Opere 1980-2017  ed Alfredo Pirri - i pesci non portano fucili.  Al Museo di Roma in Trastevere le foto dell’urbanista, storico, autore di “Roma moderna”, “Italo Insolera: il bianco e nero delle città, Immagini 1951-84” – fino al 3 sette,bre - e “Ostkreuz” che, fino al 17 settembre, racconta la storia dell’agenzia fotografica tedesca, fondata nel 1990 da fotografi della Germania Est e oggi il collettivo fotografico più celebre in Germania. In mostra ci sono oltre 250 fotografie di 22 fotografi, dai lavori immediatamente successivi il crollo del Muro fino ai giorni nostri. Al Museo Napoleonico Minute visioni. Micromosaici romani del XVIII e del XIX secolo dalla collezione Ars Antiqua Savelli, una delle più importanti in ambito internazionale dedicate a questo peculiare genere artistico, frutto di oltre quarant’anni di acquisizioni e ricerche. Alla Centrale Montemartini da ammirare, oltre alla magnifica collezione permanente, il treno di Pio IX realizzato nel 1858 dalle società ferroviarie “Pio Centrale” e “Pio Latina”, che lo hanno commissionato ad aziende francesi per farne dono al pontefice. Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco “All’ombra delle piramidi”, fino al 17 settembre. La mastaba del dignitario Nefer, il preziosissimo rilievo funerario del dignitario Nefer, databile al regno del faraone Cheope: una ricostruzione 1:1 della struttura della cappella funeraria e una ricchissima documentazione grafica, fotografica e multimediale per descriverne lo spazio interno. Al Museo Carlo Bilotti “Markku Piri. Vetro & Dipinti. Un finlandese all’Aranciera di Villa Borghese”: in mostra, fino al 17 settembre, oggetti di vetro realizzati in collaborazione con artigiani finlandesi e/o maestri vetrai di Murano, associati a dipinti e serigrafie di Piri, e da tessuti stampati aventi temi e motivi legati alla Finlandia. Silvia Codignola. Autobiografia della madre presenta invece quadri a tempera e olio, alcuni disegni e sculture in gesso tutti di piccole e medie dimensioni, realizzati nell’arco del decennio 2006/2016. Al Museo Civico di Zoologia “Superfici. Peregrinazioni entomologiche” propone, fino al 24 settembre, un viaggio visivo per approfondire, attraverso la fotografia, la superficie del corpo dei coleotteri, un gruppo di insetti la cui caratteristica principale è quella di avere il primo paio di ali rigido e spesso coloratissimo, ma soprattutto ricco di strutture e forme particolari che possono essere scoperte solo attraverso l’uso di un microscopio. Al Casino dei Principi di Villa Torlonia “Magia della luce. Specchio e simbolo nell’opera di Lorenzo Ostuni” fino al 24 settembre e nella vicina Casina delle Civette due mostre: “Il meraviglioso mondo di Wal. Sculture fantastiche, animali magici e dove cercarli” – mostra personale di Walter Guidobaldi in arte Wal, uno dei più originali esponenti della pattuglia dei Nuovi-nuovi organizzata nel 1980 da Renato Barilli, fino all’1 ottobre – e “Lo chat noir e i teatri d'ombre a Parigi. Influenza sull’arte illustrativa fra ’800 e ’900”, fino all’1 ottobre, una delle raccolte d’epoca del Museo Parigino a Roma che presenta una notevole collezione di immagini consacrate alle “silhouettes” che per anni hanno animato le scene prima dell’avvento del cinema.

 

 

 

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