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direttore Paolo Pagliaro

STATO DELL'UNIONE, JUNCKER: L’EUROPA HA "IL VENTO IN POPPA"

La lunga crisi alle spalle e l'economia che riprende in ogni Paese: l'Europa, secondo il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha "il vento in poppa". Nel suo discorso annuale sullo Stato dell'Unione nell'Europarlamento di Strasburgo, Juncker ha individuato le condizioni favorevoli per rilanciare l'Europa. "Sono stati creati otto milioni di nuovi posti di lavoro e 230 milioni di europei lavorano - ha sottolineato -, più di quanti fossero prima della crisi", e ora è arrivato "il momento di costruire una Unione più integrata con l'occhio al 2025". "Partner di tutto il mondo cominciano a mettersi in fila alle nostre porte per concludere con noi accordi commerciali. Oggi proponiamo di avviare negoziati commerciali con l'Australia e la Nuova Zelanda", ha proseguito Juncker.

MIGRANTI, PLAUSO ALL’ITALIA - Un ringraziamento particolare lo ha riservato all'Italia: "Non posso parlare di immigrazione senza rendere omaggio all'Italia per la sua perseveranza e la sua generosità - ha affermato il presidente della Commissione Ue -. Questa estate la Commissione ha lavorato a stretto contatto con Gentiloni e il suo governo. Continueremo a farlo perché nel Mediterraneo l'Italia salva l'onore dell'Europa". Arriva pronta la risposta del presidente del Consiglio italiano che con un tweet ringrazia Juncker "per le sue parole sull'immigrazione e per l'alto profilo europeista del suo discorso sullo stato dell'UE". Sul fronte accoglienza la linea su quello che dovrebbe rappresentare l'Europa è chiara: "E' e deve rimanere il continente della solidarietà dove possono trovare rifugio coloro che fuggono da persecuzioni. Abbiamo frontiere comuni ma gli Stati membri che si trovano geograficamente in prima linea non possono essere lasciati soli a proteggerle. Le frontiere comuni e la protezione comune devono andare di pari passo".

VACCINI - Menzione all'Italia anche per quanto riguarda i vaccini: "Non è ammissibile - secondo Juncker - che dei bambini muoiano per malattie che dovrebbero esser scomparse. In Romania e in Italia devono avere accesso ai vaccini senza condizione alcuna. Non ci devono essere morti evitabili nella nostra Europa". Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che oggi a Bucarest ha incontrato il ministro della Salute della Romania Florian Bodog, ha apprezzato i riconoscimenti del presidente della Commissione Ue e rilancia la cooperazione tra i due Paesi in tema di salute: "Italia e Romania sono unite nel contrasto al morbillo e nella promozione delle vaccinazioni come prima arma di protezione per la salute pubblica".

UNITA’ DI INTELLIGENCE EUROPEA - Per quanto riguarda la lotta al terrorismo, Juncker chiede che i dati siano "condivisi in modo automatico. L'Unione europea deve essere più forte nella lotta al terrorismo, per questo chiedo un'unità di intelligence europea e vedo una forte opportunità per incaricare il nuovo procuratore pubblico europeo di perseguire i crimini terroristici transfrontalieri". Il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi esprime "soddisfazione per il riconoscimento dichiarato al ruolo svolto dall'Italia e dai governi Renzi e Gentiloni sui dossier più critici, soprattutto se espresso in questa nuova fase politica di rafforzamento dell'Europa e del suo spirito". Tanti e importanti, secondo Gozi, "i punti di convergenza con le politiche europee dell'Italia. Una nuova strategia per rilanciare l'industria europea; la previsione di un meccanismo anti-scorrerie che consenta di assicurare la trasparenza degli investimenti esteri anche a tutela degli interessi strategici dell'Europa; l'enfasi sull'Europa sociale che avevamo chiesto e ottenuto di inserire nella dichiarazione di Roma; l'insistenza sulla difesa dello stato di diritto e dei diritti fondamentali nonché sull'esigenza che tutti rispettino le sentenze della Corte di Giustizia; la richiesta di rafforzare gli strumenti europei per la lotta contro il terrorismo dando adeguati poteri, come da noi richiesto, al futuro Procuratore europeo; l'importanza attribuita alla difesa europea; l'apertura ai paesi dei Balcani occidentali; l'ambizione in materia di politiche ambientali".

TURCHIA, NESSUN INGRESSO IN UE - Sul tanto discusso ingresso della Turchia nell'Unione, invece, Juncker precisa che "durante questo mandato non ci sarà" e fa appello ai poteri turchi perché lascino "andare i giornalisti, non soltanto nostri, smettete di chiamare i nostri leader fascisti o nazisti".

RIMPIANTO BREXIT - Torna poi sulla Brexit, un "momento triste e tragico" che "rimpiangeremo sempre e voi anche lo rimpiangerete presto", ha detto Juncker rivolgendosi a un gruppo di eurodeputati britannici. (Red – 13 set)

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