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BOSSI: SALVINI TRADISCE
IL NORD, VADO VIA

“E' la prima volta che non mi fanno parlare. Se sono arrabbiato? Abbastanza. Salvini mi ha detto che si è comportato così perché non voleva farmi fischiare dalla gente, ma racconta balle. Questo è il segnale che devo andarmene via”. Così Umberto Bossi, in un colloquio con il Messaggero, commenta il suo essere stato confinato nel retropalco durante il comizio di Salvini a Pontida. Il Senatùr, reduce dalla condanna per appropriazione indebita, attacca quindi il leader del Carroccio: “Non mi aspettavo proprio niente da lui. Cosa c'è da attendersi da uno che ha tradito il Nord?”. E della sua condanna per appropriazione indebita commenta: “Questa è una sentenza che non sta in piedi, che mistifica la realtà. La Margherita ha fatto la stessa cosa, il tesoriere ha ammesso l'appropriazione di fondi pubblici per 13 milioni, eppure i giudici non hanno sequestrato i soldi, non si sono certo comportati nello stesso modo”, “è stata una macchinazione ordita dai servizi segreti. E' la stessa cosa che è accaduta in Catalogna, dove alcuni sindaci sono stati messi sotto accusa per bloccare il referendum sull'indipendenza”. “A Pontida - riferisce uno dei più stretti collaboratori di Bossi in una intervista al Quotidiano Nazionale - c'erano bandiere con il suo nome e striscioni con la scritta secessione'. Quelli che li portavano sono stati invitati a riporli. La gente è incavolata. Su Facebook è stata postata dai militanti una fotografia di Salvini con la parola 'vergogna' e la data di oggi”. Bossi con un piede fuori dalla Lega e magari ospite del vecchio amico Berlusconi? “Non credo. La Lega è Bossi e Bossi è la Lega. Non metterà mai piede fuori. Non credo che andrà con Berlusconi. Vedremo quello che succederà fra i militanti. Chi pensava di averlo fuori come colpevole di chissà cosa sbagliava". (18 set - red)

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