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PENNICHELLA PER 1 SU 4, MA L’ORARIO SI SPOSTA

PENNICHELLA PER 1 SU 4,  MA L’ORARIO SI SPOSTA

Ricorrere al breve riposo pomeridiano per ricaricare le energie è un’abitudine per un italiano su 4. Il divano di casa è il posto prediletto (52%), seguito dal letto (27%), mentre l’11% approfitta degli spostamenti sui mezzi pubblici, il 6% non ha un luogo fisso ma si dichiara pronto a cogliere ogni momento favorevole, addirittura il 4% dichiara di riuscire a farlo anche sulla scrivania dell’ufficio durante la pausa pranzo. Sono questi i risultati di una ricerca di PerDormire sui trend della pennichella nel Bel Paese, condotta su un campione di 1200 italiani. Per il 58% degli intervistati la classica pennichella dopo pranzo e orari di lavoro sono inconciliabili. Per questo, 1 su 2 dei “pennichella addicted” italiani dichiara di posticiparla nel tardo pomeriggio, in media tra le 17.30 e le 19, in modo da trascorrere più energici le ore della sera dedicate agli amici, alla famiglia o a sé stessi. Una sorta di “apennichella”, riposo all’ora dell’aperitivo, che gli intervistati dichiarano durare non più di 20 minuti. Una nuova tendenza spiegata forse dal fatto che l’Italia è la nazione che tende andare a letto più tardi, alle 23.42 in media, e che dedica alla sera numerose attività come rivelato da un recente studio internazionale pubblicato sulla rivista Science Advances.

LA PAUSA RIGENERANTE CHE SPOPOLA IN CITTA’ Quindi il riposo pomeridiano, ritenuto da molti sintomo di pigrizia, sembra vivere una stagione di rilancio e numerosi studi scientifici, negli ultimi anni, ne hanno indicato i tanti effetti positivi. Benefici tanto ricercati, in un mondo sempre più frenetico, che hanno trasformato la siesta pomeridiana in una tendenza più che consolidata. Infatti, nel mondo sono sempre più numerose le attività e le iniziative che lo promuovono. Ad esempio come riportato in un recente articolo del quotidiano inglese The Telegraph è in continua crescita il numero di Nap Bar, locali in cui è possibile concedersi una pausa rigenerante e che spopolano in città come Tokyo, Londra, New York, Parigi e Bruxelles. Ma non solo, gli sleep concert, spettacoli che conciliano il sonno e che possono essere seguiti distesi comodamente su un letto e in pigiama, ideati per la prima volta dal musicista Robert Rich, stanno riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo. Insomma, un bisogno quello di dormire anche pochi minuti durante il giorno che sembra essere sempre più in voga e preso sul serio anche da numerosi multinazionali, come Google, che nei propri uffici prevede per i propri dipendenti degli spazi appositamente dedicati, come rivelato dalla americana NBC News.

(18 set - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)