(20 settembre 2017) “Due Euro l’ora” è un film di Andrea D'Ambrosio che racconta una storia ispirata ai fatti di cronaca avvenuti nel Sud Italia nel 2006, ambientando la vicenda cinematografica nel comune di Montemarano, specchio anonimo di un meridione povero, dello sfruttamento operaio, della discriminazione femminile sul posto di lavoro. È un film sul lavoro, sull’amore e sulla giovinezza che fugge. La pellicola sarà proiettata il 20 settembre a Tirana nell’ambito dell’International Human Rights Film Festival (18-23 settembre 2017), alla presenza del regista stesso. Il film ha ottenuto il premio per il miglior film e la miglior attrice protagonista, Chiara Baffi, al Bari International Film Festival. L’evento è stato organizzato dall’Istituto italiano di cultura di Tirana in collaborazione con l’Accademia del Film & Multimedia Marubi e la partecipazione di rappresentanze diplomatiche e culturali straniere aventi sede a Tirana. (Red)
LA SCHEDA / LA STORIA
“Due Euro l’ora” racconta la storia di Gladys, che attraverso l’amore per Aldo cerca il riscatto da una vita che passa in un laboratorio a cucire tessuti per Blasi, piccolo imprenditore dal carattere aggressivo che a causa della crisi ha dovuto adattare la sartoria abusiva in un garage. Con lei lavora Rosa, che vive la sua adolescenza tra il sogno di fuga dalla realtà, l'amore con il fidanzato Nicola e il rapporto conflittuale con il padre Franco. Tra le due donne nasce una relazione fatta di fiducia e compensazione. Nella fabbrica, il lavoro va avanti, sotto lo sguardo attento di Blasi, ascoltando canzoni e i racconti di vita quotidiana delle operaie. Così si vive in molti paesi del Sud, inventandosi il lavoro per sopravvivere, sperando ed aspettando una vita diversa. Fino a che la realtà, un giorno come un altro, prende il sopravvento…
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