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direttore Paolo Pagliaro

B.L.U.E., il musical completamente improvvisato

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

 B.L.U.E., il musical completamente improvvisato

A ROMA VA IN SCENA B.L.U.E. IL MUSICAL COMPLETAMENTE IMPROVVISATO

Parte da Roma la tournée targata Improvvisazione Teatrale I Bugiardini. Per il terzo anno consecutivo, infatti, Michele La Ginestra, direttore artistico del Teatro Sette ha scelto una delle compagnie di improvvisazione più nota in Italia per dare il via alla stagione 2017/2018. Dal 26 settembre al 1 ottobre è in scena B.L.U.E Il Musical completamente improvvisato. Quella di Roma sarà la prima tappa di una lunga tournée che vedrà impegnata la compagnia per tutta la stagione che è appena iniziata. Milano, Bologna, Torino, Brescia, Padova, Lecce sono solo alcune delle città in cui la creatività, la comicità e l’entusiasmo dei Bugiardini travolgerà il suo pubblico. Divertente, brillante, entusiasmante, sono queste le caratteristiche che rendono B.L.U.E. uno spettacolo irripetibile. Grazie ai suggerimenti del pubblico, ogni sera gli attori e i musicisti improvviseranno testi, coreografie, canzoni, musiche rendendo ogni replica unica e diversa dalle altre. Ad accompagnare gli attori in questa impresa sarà una band dal vivo, senza spartiti da seguire perché tutto è dettato da ciò che accade sul palco ogni singolo momento. Nella scorsa stagione, questo singolare mix tra musical, spontaneità e comicità ha ottenuto un grande successo di pubblico registrando il sold out in ogni teatro. I Bugiardini si preparano a ripetere questa straordinaria esperienza e a conquistare tantissimi teatri l'Italia. Chi sono I Bugiardini? Nascono a Roma nel 2008, dall'unione di attori di estrazione eterogenea ma accomunati dalla passione per il teatro di improvvisazione. Da allora hanno creato e prodotto numerosi format originali di improvvisazione teatrale, da ultimo "Shhh - an improvised silent movie", presentato nelle edizioni 2013 e 2014 del Fringe Festival di Edimburgo (premiato quale "Must See Show 2013" da FringeReview). Attenti all'apertura internazionale, sono stati ospiti presso i principali poli mondiali d'eccellenza dell'improvvisazione, quali il Loose Moose Theatre (Calgary, Canada) e il Second City (Chicago, USA). Sono stati invitati ad esibirsi in USA, Canada, Portogallo, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, India. Ci aspettano al Teatro Sette di  Roma (via Benevento, 23) dal 26 settembre al 1 ottobre. (red)

 

STEFANO BENNI LEGGE LOLITA AL MARCONI DI ROMA

Stefano Benni è ospite del Progetto Lunga Vita, la manifestazione organizzata da Tradizione Teatro che dal 18 fino al 24 settembre vedrà susseguirsi ogni giorno per oltre quattordici ore consecutive spettacoli teatrali, proiezioni, retrospettive, balletti, esposizioni artistiche, performance, meeting, residenze e workshop. Il 23 settembre grande attesa per l'appuntamento con Stefano Benni. Lo scrittore bolognese alle 21 sul palco del Teatro Marconi (Viale Guglielmo Marconi 698E), legge Lolita di Vladimir Vladimirovic Nabokov. Lolita, libro scandaloso, chiacchierato e frainteso, citatissimo e misterioso. Un libro che vive nel luogo comune un po’ torbido dell’ambiguità di una ninfetta, e nel vergognoso desiderio di un uomo maturo. Filtrato dal bellissimo film di Kubrick, che però ne fece una sua personalissima, ironica rivisitazione, Lolita è molto più della sua sulfurea fama. È anche un libro scandaloso, ambiguo e inquietante ma è soprattutto un grande libro sull’amore, sulla dannazione della bellezza e della passione senza età, senza limiti, senza salvezza o sollievo. È un libro sull’Europa e sull’America, e sul loro attrarsi e corrompersi. Sulla volgarità e sulla inviolabile dolcezza della gioventù. Sugli opposti fantasmi del desiderio e del decoro maschile. Un libro che finisce con la dichiarazione d’amore eterno di Humbert a Lolita invecchiata, sposata, ferita dalla vita.(PO / red)

BORN TO BE WILD(E), OMAGGIO A OSCAR WILDE

Va in scena l’8 ottobre al Nuovo Teatro Orione di Roma (Via Tortona, 7) la Rassegna Born to be Wild(e) dedicata al genio irlandese Oscar Wilde. Un’intera domenica, dalle 10 del mattino alle 22 della sera, da vivere con il teatro, mostre, letteratura, libri, cucina e conferenze. Born to be Wild(e) si pone, infatti,  come il più grande evento italiano dedicato al poeta irlandese, tanto da ricevere il sostegno del Comune di Roma e il Patrocinio Morale di Arcigay Roma e Gay Center. L’opera di Oscar Wilde è condivisa da sempre; i suoi aforismi viaggiavano di bocca in bocca nella Società Vittoriana come viaggiano di bacheca in bacheca sugli odierni social network. Una ricchezza di diffusione che da sempre si concentra assai di più sull’opera che sull’artista. Oscar Wilde aveva una moglie: chi era? Aveva dei figli: chi erano, quale è stata la loro sorte? E’ passato dal vivere nel lusso più sfrenato a morire in povertà: perché? Amava e conosceva le donne alla perfezione, allora chi erano i suoi giovani amanti Alfred Douglas e Bosie? Ogni opera è figlia di una mente che l’ha partorita, una mente condizionata da uno stile di vita, da determinate esperienze, dagli aspetti della società che la circonda. E’ proprio nella mente di Wilde, questo oceano di simboli non ancora del tutto decifrati, che si vuole entrare con l’intento di colmare quella lacuna esistente sul genio letterario. Sono queste le esigenze che hanno partorito l’idea e che ne alimentano il motore, di creare un evento interamente dedicato ad Oscar Wilde: l’Uomo, il Genio Letterario, il Dandy, il Cinico, l’Irlandese, il Libertino. Per la Società Vittoriana a lui contemporanea una specie di affascinante e colto selvaggio. Su tale gioco di parole (wild in inglese vuol dire proprio selvaggio) e sfruttando l’omonimia con una celebre canzone che accompagnerà la giornata, l’evento è stato quindi battezzato: Born to be Wild(e). Nella fascia pomeridiano/serale andranno in scena due spettacoli: alle 19 “Il ventaglio di Lady Windermere” la commedia brillante ricca della gran parte degli aforismi noti di Oscar Wilde diretta da Antonio Nobili che è anche Direttore Artistico della manifestazione. Protagonisti della piece Vanessa Innocenti e Daniel De Rossi affiancati dagli attori della Compagnia di Arti Drammatiche TeatroSenzaTempo. Alle 21.30 andrà in scena il capolavoro di Oscar Wilde e la punta di diamante dell’evento: “Il De Profundis”, rivisitato e diretto da Antonio Nobili, vede sul palcoscenico un cast d’eccezione, con lo stesso Nobili in scena nel ruolo del poeta irlandese affiancato da Dalila Cozzolino (Premio Histryo 2017), Lucia Rossi e Alessio Chiodini (nomi noti al grande pubblico per le loro partecipazione cinematografiche e televisive).(red)

ROMA, VA IN SCEANA “LA PROCESSIONE” CON RICCARDO BELLI E MASSIMO LOMBARDO

Dal 30 settembre al 22 ottobre sarà in scena al Teatro di via Cortina di Roma, La Processione ovvero di Riccardo Belli, diretta e interpretata da Riccardo Belli e Massimo Lombardo. Lo spettacolo, prodotto dall'associazione culturale Confine Variabile Arti Sceniche, riprende e fa suo, pur in un contesto assai diverso, il meccanismo psicologico di Psycho, il noto thriller del grande maestro del brivido Alfred Hitchcock. La Processione, lavoro originale e divertente, è suddiviso in tre atti, che rappresentano, ironicamente, tre differenti punti di vista della vicenda. Le protagoniste della piece sono due anziane sorelle, Evelina e Assuntina, che come ogni anno, il 15 d’agosto partecipano alla processione che si tiene per la festa della Madonna dell’Assunta. In Soggettivo Evelina, primo atto, la protagonista è appunto Evelina, una donna cinquantacinquenne di professione stiratrice, vissuta nel paese dove è nata e sofferente per un presunto ritardo mentale. Al centro del suo racconto, c’è il difficile quanto surreale rapporto con gli abitanti del paese e la relazione conflittuale con la sorella. Il secondo atto, Soggettivo Assuntina, vede come protagonista la sorella di Evelina, una donna sofisticata ed elegante che torna in paese una volta l’anno, proprio nei giorni della festa dell’Assunta e ama coprirsi di mistero fingendosi una strega. Infine, in Oggettivo Coro (gli abitanti del paese), si parte dal presupposto che cambiando la prospettiva dell’osservazione, si può godere la sorpresa di un panorama profondamente mutato. La processione è dunque vista da tre angolazioni diverse e cambia, a seconda dei protagonisti della storia. “L’associazione culturale Confine Variabile Arti Sceniche, va segnalato, - si legge in una noat - svolge un’attività sociale e ricreativa ventennale, realizzata attraverso forme diverse di produzione culturale e che la vede da sempre coinvolta nella produzione di spettacoli, seminari, laboratori, percorsi artistici guidati, mostre, corsi di formazione ed eventi destinati ad un’utenza ampia e diversificata”. (red)

 A ROMA IN PRIMA NAZIONALE: “I BONOBO” DI LAURENT BAFFIE

Al via la stagione teatrale 2017/2018 del Teatro Roma. Il sipario si apre con una grande scommessa: a differenza di quello che avviene in tante altre realtà, non solo romane, dove gli spettacoli restano in scena per pochi giorni, al Teatro Roma si inverte questa tendenza, programmando la maggioranza degli spettacoli per 5 o 6 settimane, alzando, quindi, il livello produttivo ed imprenditoriale. Per un progetto simile bisogna unire le forze, ed è quello che hanno fanno i due direttori artisti, Pietro Longhi e Gianluca Ramazzotti.  Quattro prime nazionali, tre riprese della scorsa stagione, due novità italiane, un musical attualmente in scena a Londra, giovani registi ed esperte conferme, beniamini del pubblico ed artisti da scoprire e riscoprire per un nuovo cartellone fresco dinamico e di grande divertimento. La stagione del Teatro Roma si apre con la prima produzione dal 26 settembre al 19 novembre – in prima nazionale: I Bonobo  di Laurent Baffie, adattamento e regia di Virginia Acqua. Protagonisti: Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti, Giorgio Borghetti, Milena Miconi, Jun Ichicawa, Stefania Papirio. Una commedia irriverente, al di là dei classici stereotipi, con un linguaggio divertente che farà ridere a crepapelle delle vicende dei tre protagonisti maschili, tre adorabili canaglie, per i quali sarà impossibile non parteggiare. Andrea, cieco, Daniele, sordo e Leonardo, muto, sono tre amici d’infanzia disabili, che incarnano in tutto e per tutto la saggezza delle tre famose scimmiette. Stanchi per la loro disabilità, di fare sesso a pagamento, perché impossibilitati a sedurre delle vere donne, decidono di mettere un annuncio in una chat per incontrare delle ragazze, elaborando un piano per nascondere il loro handicap e abbordarle tranquillamente senza che queste si rendano conto della loro disabilità. Grazie a questo piccolo stratagemma e ad un sito di incontri creato dai tre uomini, i tre si alternano nei tre differenti appartamenti per incontrare le tre donne, Tina, Angelica e Giulia che si sono iscritte alla chat. Per non far scoprire le loro disabilità i tre uomini inventeranno i più incredibili stratagemmi che permetteranno a Leonardo il muto di parlare ad Andrea il cieco di vedere e a Daniele sordo di sentire. Ma malgrado questo, niente andrà come previsto. Uno dei più importanti ed esilaranti successi francesi per la prima volta in una versione tutta italiana. (22 set - red)

 

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