Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

30 anni di writing a Roma al Museo d’Arte Contemporanea

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

30 anni di writing a Roma al Museo d’Arte Contemporanea

Il Macro - Museo d’Arte Contemporanea Roma, dove sono già presenti interventi permanenti di street/urban art realizzati da Bros, Ozmo e Sten&Lex. La mostra “Cross the Streets - Writing a Roma, 1979-2017”, promossa da Roma Capitale e Regione Lazio, curata da Paulo Lucas von Vacano, ospita,. fino all’1 ottobre, una selezione di artisti e opere che – riuniti sotto la stessa visione – permettono allo spettatore di avere una panoramica più chiara possibile della nascita e dell’evoluzione del fenomeno della Street Art; dall’artista franco americano WK Interact all’artista francese Invader, da Shepard Fairey aka Obey the Giant a Keith Haring, dal graffiti artist tedesco Daim a Chaz Bojourquez, capostipite dello stile del lettering West Coast e idolo di tutto il mondo dei tatuaggi, da Evol a Diamond. Non manca una sezione fotografica incentrata sul fenomeno della Street Photography con opere di Estevan Oriol, Ed Templeton e Boogie.

   

NOTO: CHAGALL IN DIALOGO CON MISSONI

Fino all’1 ottobre Noto ospita la mostra “Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e colore”. Quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia. Due maestri del colore, due uomini che vissero il “secolo breve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraverso le loro opere. E qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore. L’esposizione, che ha già fatto tappa in Lombardia, arriva a Noto – nell’ex Convitto Ragusa che presto diventerà il museo della Città di Noto - arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio – e nuove installazioni.Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato.

 

 

ROMA: 80 OPERE PER I BEATLES

  Ottanta opere di unico formato 60x60 realizzate, in stile pop, da artisti italiani e stranieri per la collettiva "All You Need is Paint. The Beatles Art Exhibition", al Margutta Veggy Food & Art, fino al 3 ottobre. Le storie, i volti, i luoghi, i caratteri e le copertine degli LP del celebre quartetto, realizzate da artisti con percorsi e stili totalmente differenti. Tra gli estimatori del progetto, Freda Kelly, la segretaria dei Beatles che ha visitato la mostra ben due volte; Paul Wickens, uno dei musicisti della band di Paul McCartney, che ha promosso il progetto sul suo profilo Twitter, Steve Marinucci, uno dei più importanti giornalisti esperti del fenomeno Beatles. Ma anche il giornalista Michelangelo Iossa, il conduttore di Radio Rai Mario Pezzolla, il fondatore dei “Beatlesiani d’Italia Associati” Rolando Giambelli, il critico d’arte Giorgio Grasso, il cantante Alberto Fortis e la produttrice discografica Mara Maionchi.

 

GENOVA: LA FOTOGRAFA VIVIAN MAIER

La vita e l’opera di Vivian Maier sono circondate da un alone di mistero che ha contribuito ad accrescerne il fascino. La mostra “Vivian Maier. Una fotografa ritrovata”, a Palazzo Ducale di Genova fino all’8 ottobre, ricostruisce il lavoro fotografico della grande e sconosciuta autrice. Tata di mestiere, fotografa per vocazione, non abbandonava mai la macchina fotografica, scattando compulsivamente con la sua Rolleiflex, arrivando ad archiviare oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe. Maier ritraeva le città dove aveva vissuto - New York e Chicago - con uno sguardo curioso, attratto da piccoli dettagli, dai particolari, dalle imperfezioni ma anche dai bambini, dagli anziani, dalla vita che le scorreva davanti agli occhi per strada, dalla città e i suoi abitanti in un momento di fervido cambiamento sociale e culturale. Immagini potenti, di una folgorante bellezza che rivelano una grande fotografa. Le sue fotografie non sono mai state esposte né pubblicate mentre lei era in vita, la maggior parte dei suoi rullini non sono stati sviluppati, Vivian Maier sembrava fotografare per se stessa.

 

CATANZARO: LE MUSE SILENTI DI MEGGIATO

Fino all’1 ottobre Gianfranco Meggiato è protagonista a Catanzaro con un nuovo progetto site specific che coinvolge i più importanti spazi espositivi della città calabrese. Il fulcro della mostra, organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall’amministrazione provinciale, ruota attorno al Giardino delle Muse silenti, una grande installazione ospitata dal Parco della Biodiversità Mediterranea, all’interno del Parco Internazionale della Scultura che accoglie i protagonisti della scultura internazionale quali Dennis Oppenheim, Tony Cragg, Mimmo Paladino e Michelangelo Pistoletto. Un labirinto che occupa un diametro di 20 metri è costruito utilizzando i sacchi di iuta riempiti di sabbia, come quelli che si usano nelle zone di guerra per proteggersi dai proiettili delle armi da fuoco o dalle schegge delle bombe. Sette sculture nere, le Muse silenti, accompagnano al centro dell’installazione. Il richiamo agli argomenti militari trova un suo naturale sbocco negli spazi del Musmi - Museo Storico Militare, dove è posta Matrix, un insieme di cubi a costituire una sfera, dal quale ne fuoriesce uno che si libera dall’intreccio. Il percorso espositivo prosegue quindi al Marca che accoglie otto opere di medie dimensioni e una grande stele, posta al centro del cortile interno, e si chiude idealmente nel Parco Archeologico di Scolacium con Verso la libertà, una grande scultura lunga 4 metri. 

(© 9Colonne - citare la fonte)