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direttore Paolo Pagliaro

STIPENDI, INCENDI E... TORTURE: ANCHE LA POLIZIA VA IN PIAZZA

STIPENDI, INCENDI E... TORTURE: ANCHE LA POLIZIA VA IN PIAZZA

Cinquantamila agenti in meno, assenza di volanti, carceri sguarnite, un blocco dei contratti “che da due anni la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo”, passando per l’accorpamento “inutile e dannoso” della Guardia Forestale. Sono tutti i motivi che hanno spinto la Consulta Sicurezza formata dal Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), Sappe (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria), Conapo (Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco) a scendere in piazza Montecitorio per manifestare “contro i tagli dissennati all’apparato della sicurezza”. Per chiedere il rispetto delle leggi “e soprattutto il rispetto per chi è impegnato a salvaguardare le strade, i boschi, le carcere – ha spiegato alla piazza il segretario del Sap Gianni Tonelli -  Abbiamo chiesto a Gentiloni di convocarci e di rispettare le leggi, visto che la Corte Costituzionale due anni fa ha dichiarato illegale il blocco del contratti. Da questo mese non ci sono più gli 80 euro, e dei 2 anni di arretrati che ne sarà? Sono sicuro che andranno in cavalleria anche quelli…”. AI sindacati di Polizia si sono affiancati in piazza anche alcuni rappresentanti politici del centrodestra: Elio Vito, di Forza Italia, ha sottolineato la vicenda del corpo forestale. “Quest’estate l’Italia è stata particolarmente funestata da incendi: in parte per la siccità, in parte per via della criminalità organizzata, ma certamente anche per via del provvedimento di accorpamento della guarda forestale ai Carabinieri, che doveva portare risparmi e che invece produce nuovi oneri per via degli ausiliari. Basta prendere  gli agenti, la polizia penitenziaria e tutti i corpi di polizia: avevamo presentato un emendamento in legge di stabilità, con tanto di copertura di 4 miliardi per un rinnovo dignitoso dei contratti, riordino delle carriere e rendere 80 euro strutturali, invece hanno tolto anche quelli”.

Massimiliano Fedriga, della Lega Nord, ricorda che “l'ultima umiliazione è quella dei detenuti, con il ministero che aumenta lo stipendio per i detenuti fino a mille euro al mese invece che agli agenti”. Il riferimento è alla rivalutazione della mercede concesso ai detenuti che svolgono mansioni per sei ore al giorno per conto delle amministrazioni statali, nelle cucine, nelle pulizie, nel giardinaggio e altri compiti simili.” Bisogna chiarire se lo Stato sta con la polizia e con le persone perbene o con i delinquenti: noi la nostra scelta l’abbiamo fatto. Noi ci impegniamo a fare un piano di assunzioni per garantire i diritti costituzionali di sicurezza e dignità, e dare stipendi dignitosi”. Chiude Maurizio Gasparri, che fa riferimento alla manifestazione prevista nel pomeriggio di M5S contro la legge elettorale: “Ricordatevi che alcuni di quelli che verranno a protestare dopo hanno votato per il reato di tortura. Noi presenteremo una legge contro la tortura verso di voi, perché voi siete quelli che subite la tortura nella piazze”.

(Sis) 

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