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direttore Paolo Pagliaro

BANKITALIA, DINI: RENZI?
UNA MOSSA SCELLERATA

La mozione parlamentare voluta da Renzi contro Visco è “un errore del segretario Pd, sia in termini di voti che di credibilità personale”, “fare la copia sbiadita dei Cinque Stelle non gli porterà un voto in più, anzi. I suoi elettori si aspettano comportamenti diversi”. Lo sostiene, in una intervista a La Stampa, l’ex premier Lamberto Dini, già direttore generale della Banca d'Italia. “E’ stata decisa l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta - sottolinea -. Se davvero si volevano approfondire le eventuali responsabilità dell'istituzione, avrebbero potuto audire Visco per tempo. Invece Renzi ha deciso di uscire allo scoperto fuori tempo massimo, quando ormai la procedura per la riconferma stava iniziando” e ciò dimostrerebbe “che a differenza di quel che afferma, l'obiettivo di Renzi era Visco, al quale non perdona le conseguenze dello scandalo a Banca Etruria. Un siluro a lui e al presidente del Consiglio. Una mossa scellerata, inaudita”, “il luogo in cui discutere di Banca d'Italia è la commissione di inchiesta. Quelle mozioni in aula dovevano essere dichiarate inammissibili dalla presidenza della Camera, perché le Camere non hanno alcuna competenza sulla nomina del governatore”. E conclude: “Questo è certamente uno scontro fra poteri in cui si cerca di condizionare la sua scelta. Sono stupito dalla tenuta psicologica. Io avrei reagito con molta durezza”. (20 ott - red)

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