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direttore Paolo Pagliaro

Per salvare la Sicilia
occorre farla fallire

Per salvare la Sicilia <br> occorre farla fallire

di Paolo Pagliaro

Il successore di Rosario Crocetta – il più incredibile tra i politici del pittoresco meridione -  troverà una voragine e dunque non potrà che far peggio del proprio predecessore. E se per caso i cinque stelle riuscissero a conquistare la presidenza della regione, dovrebbero affrettarsi a chiederne lo scioglimento.  Così la pensa lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, autore per la Nave di Teseo di un pamphlet dal titolo “Strabuttanissima Sicilia” – sottotitolo: Quale altra rovina dopo Crocetta?  - in cui si racconta la sciagurata devastazione sociale provocata nell’isola dall'Autonomia regionale, che lì – a differenza che al Nord – è il motore primo della corruzione, degli sprechi e del sottosviluppo.
Sostiene Buttafuoco che in Sicilia nessuno è pronto e neppure interessato ad affrontare la dura verità. Come risolvere il problema dei flussi migratori sugli scogli di Lampedusa; come venire a capo delle discariche; come fare con quella macchina sforna-disoccupati qual’è la “formazione” gestita dall’ente regione; come aggiustare i conti in dissesto; come sbrogliare il manicomio delle province, sciolte per finta da Crocetta all’Arena di Giletti e poi riaperte in punto di legge, con tutto quel togliere e mettere di presidenti, commissari, funzionari, impiegati, stradini, bidelli, precari, sottoprecari, aspiranti precari e gabinettisti, che sarebbero gli addetti al gabinetto dell’assessore, uno per ogni partito, opposizioni comprese, a 100 mila euro lordi l’anno.   
Tutto è paralizzato in Sicilia, dove leggi decreti e autonomie vanno in corto circuito con l’unico vero governante rimasto, il Tar, una casta togata incaricata di stabilire chi vince e chi perde nella giungla di leggi e controleggi nate all’ombra dello Statuto Speciale.
Buttafuoco è pessimista, ma poiché siamo nella terra che ci ha regalato Pirandello,  Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Bufalino e Camilleri, è chiaro che la speranza è l’ultima a morire.

(© 9Colonne - citare la fonte)