Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Sono gli insegnanti
i nuovi poveri

Sono gli insegnanti <br> i nuovi poveri

di Paolo Pagliaro

(30 ottobre 2017) Nella legge di bilancio che approda domani al Senato ci sono anche le risorse per il rinnovo del contratti nel pubblico impiego. E’ un appuntamento quasi storico, perché è da otto anni che i contratti dei 3 milioni e 300 mila dipendenti pubblici, più 500 mila precari, sono bloccati. Gli effetti sugli stipendi e dunque sul tenore di vita sono stati in alcuni casi rovinosi.

Dal 2010 a oggi gli insegnanti hanno perso il 12,4% del loro potere d’acquisto, i tecnici dell’università hanno lasciato per strada l’11,8. Hanno perso il 7% medici e infermieri, il 9% i ricercatori, l’8% dipendenti delle regioni e quelli delle agenzie fiscali, è diminuito tra il 4 e il 5% anche il potere d’acquisto dei militari e dei vigili del fuoco. Guadagnano meno di otto anni fa magistrati e poliziotti.
Nella lunga era glaciale dei contratti nazionali si sono salvati in pochi: hanno il segno più, secondo la tabella pubblicata oggi dal Sole 24 Ore, solo i dipendenti delle Authority, di alcuni enti pubblici minori come il Cnel e della Presidenza del Consiglio.

Il negoziato per i nuovi contratti entra nel vivo l’8 novembre e si annuncia difficile. Nella legge di Bilancio i finanziamenti per tutto il pubblico impiego sono di 2 miliardi e 850 milioni per il triennio 2016-2018. Per gli insegnanti questo potrà significare dai 30 ai 60 euro netti al mese. Poco più che un segnale di buona volontà da parte dello Stato, ma una cifra che certo non può cambiare la situazione di persone che – nonostante il loro ruolo cruciale nella tenuta della società – sono ormai andate a ingrossare l’esercito dei nuovi poveri.

(© 9Colonne - citare la fonte)