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direttore Paolo Pagliaro

MINNITI TRA DIRITTI UMANI E TRAFFICI

MINNITI TRA DIRITTI UMANI E TRAFFICI

Naufragi "per colpa" della Guardia costiera libica; documenti sulle condizioni di detenzione degli aspiranti migranti in Libia e, infine, le accuse delle Nazioni Unite. Adesso è il turno del governo rispondere, e il ministro dell'Interno Marco Minniti,  alla Camera, non nega i problemi ma ricorda che "la Libia non ha mai firmato la convenzione di Ginevra, e quindi la questione dei diritti umani non è di oggi e per noi era ed è irrinunciabile. Ma se oggi l'Unhcr ha potuto visitare i centri di detenzione in Libia lo si deve anche all'impegno del nostro paese". Non solo: secondo Minniti "non può essere una alternativa rassegnarsi all'impossibilità di governarei  flussi migratori e consegnare ai trafficanti di esseri umani le chiavi delle democrazie europee: noi dobbiamo sconfiggere il traffico di essere umani e cancellare lo sfruttamento" quindi "porre credibili condizioni per regolare la questione migratoria, aprendo corridoi umanitari e attraverso gli ingressi legali concordati con i Paesi di provenienza".  Grande scalpore ha fatto in particolare il caso Sea Watch, la nave il cui intervento di soccorso è stato fermato dalla Guardia costiera libica, provocando numerose vittime: secondo Minniti comunque "non è possibile al momento avere un quadro certo dei dispersi. I testimoni parlano di 50 persone, ma  le ricostruzioni dei fatti appaiono al momento sostanzialmente divergenti". Poi Minniti a Montecitorio torna a chiedere con forza un coinvolgimento più forte dell'Unione Europea. "La missione Triton finalizzata al controllo dei flussi migratori irregolari nel Mediterraneo centrale, avrà termine il 31 dicembre 2017. Per il 2018 l'Italia ha richiesto un cambio di strategia in linea con il concetto di responsabilità condivisa nella gestione dei confini marittimi perché il modello Frontex non è più adeguato. Il nostro Paese auspica che il lavoro avviato possa progredire rapidamente anche attraverso l'elaborazione di modelli di cooperazione di tipo tecnico".

(Sis)

 

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