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direttore Paolo Pagliaro

L’arte contemporanea
debutta al Quirinale

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

L’arte contemporanea <BR> debutta al Quirinale


Il Palazzo del Quirinale, a Romam per la prima volta ospita una mostra d’arte contemporanea. “Da io a noi: la città senza confini”, promossa dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Mibact e dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica presenta, fino al 17 dicembre, nei 10 saloni storici degli Appartamenti di Alessandro VII Chigi, le opere di 22 artisti italiani e internazionali (residenti o spesso attivi nel nostro Paese) - Lara Almarcegui, Rosa Barba, Botto &Bruno, Maurizio Cattelan, Gianluca e Massimiliano De Serio, Jimmie Durham, Lara Favaretto, Flavio Favelli, Claire Fontaine, Alberto Garutti, Mona Hatoum, Alfredo Jaar, Francesco Jodice, Adrian Paci, Diego Perrone, Alessandro Piangiamore, Eugenio Tibaldi, Grazia Toderi, Vedovamazzei, Luca Vitone, SislejXhafa, TobiasZielony – i quali presentano la visione delle odierne metropoli - senza confini e senza centro - sottolineando le potenzialità che animano questi luoghi nella prospettiva contemporanea. Il progetto muove dalla riflessione sul concetto di “periferico”, utilizzando i diversi linguaggi dell’arte contemporanea - pittura, scultura, fotografia, video, installazione - per restituire una dimensione poetica di una società in trasformazione, seguendo le tracce lasciate dall’uomo sul territorio, le forme di paesaggio che l’azione umana genera, gli oggetti che perdono la mera funzione pratica per acquisire il valore di testimonianza del percorso di un’esistenza, l’identità che quel nuovo ambiente, così generato, è in grado di trasmettere. (credit photo: Luca Vitone)

PARMA: CARTOLINE D’AUTORE PER TOSCANINI


Una mostra di illustrazione contemporanea celebra Arturo Toscanini a 150 anni dalla nascita. Nove artisti dedicano una tavola illustrata al Maestro, ricostruendo un viaggio tra le città più significative per la sua storia personale. La mostra “Baci da Arturo. Una cartolina d’autore per Toscanini”, ai Portici del Grano di Parma, fino al 17 dicembre, nasce dalla collaborazione tra Comune di Parma, Casa della Musica e S.O. Giovani, Fondazione Toscanini, Kreativehouse ed Ale Giorgini. Lo schiaffo di Bologna, il “miracolo” di Rio de Janeiro, le luci scintillanti di Parigi, il successo nel Nuovo Mondo, il ritorno in Italia dopo la guerra, ma anche lo stupore davanti alla bellezza della natura. La rabbia, la speranza, la passione, tutte le sfumature della complessa personalità del Maestro Toscanini, catturate in 9 cartoline d’autore per un viaggio immaginato che da Rio, Milano, New York, Parigi, Bayreuth, Bologna, Gerusalemme riporta proprio qui a Parma, dove tutto ha avuto inizio 150 anni fa. Le cartoline da collezione sono anche uno speciale percorso per immagini attraverso la città, si potranno infatti ricevere gratuitamente in alcuni luoghi chiave di Parma: la Casa natale, la Casa della Musica, il Conservatorio, Fondazione Toscanini, lo IAT del Comune di Parma, il Parma Point.


ALBA: POETI? NO PITTORI, NO POETI


Filippo de Pisis, Franco Fortini, Alfonso Gatto, Mario Lattes, Carlo Levi, Mino Maccari, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Zigaina. Artisti del Novecento dalle forme espressive spesso molto differenti, ma accomunati da una caratteristica in particolare: all’inizio della loro carriera hanno sperimentato forme d’arte diverse prima di scegliere quale intraprendere. Pittori che sono anche poeti e poeti che scrivono attraverso la pittura. Per indagare questi tratti e gli intrecci tra arte visiva e scrittura poetica in alcune personalità che hanno segnato la storia culturale italiana, la Fondazione Bottari Lattes propone la mostra “Poeti/Pittori/Poeti”, presso il Palazzo Banca d’Alba, fino al 17 dicembre.


MILANO: BOTELLA, SCULTORE DELLA PROVOCAZIONE


Fino al 20 dicembre la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano ospita la prima personale in Italia dell’artista parigino Bruno Botella. L’iniziativa chiude il ciclo delle tre Project Room 2017. Presentata una selezione di opere realizzate tra il 2012 e il 2017. Caratterizzato da uno spirito fortemente sperimentale - sia per l'utilizzo di materiali e tecniche inediti, sia per l'attenzione spesso dedicata più al processo che al risultato - il lavoro di Botella è uno dei più originali emersi sulla scena francese negli ultimi anni. Focalizzato sulla scultura, Botella ne sovverte e reinventa i processi tradizionali, con risultati in cui entrano in egual misura provocazione, humour e una sottile vena di crudeltà. Fra le opere esposte, si segnalano Qotrob (2012), una plastilina mescolata a sostanze psicotrope, in grado di dare allucinazioni a chi tentasse di plasmarla; Prognosticator (2017), una scultura immersa in un acquario pieno di sanguisughe, che Botella ha modellato nutrendo al tempo stesso gli animali con il proprio sangue; Oborot (2012), ovvero un calco in silicone della testa dell'artista a cui sono rimasti attaccati i suoi stessi capelli, sorta di bizzarro e incruento "scalpo".


PARMA: DALL’UOMO AI ROBOT UMANOIDI


“La Fabrica dei Corpi. Dall’anatomia alla robotica”, al Palazzo del Governatore di Parma fino al 17 dicembre, parte integrante delle iniziative del Comune di Parma per le celebrazioni dei 2200 anni di fondazione della città, indaga le conquiste biomediche ottenute tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI secolo e getta uno sguardo sullo sviluppo delle biotecnologie e la ingegnerizzazione bioartificiale. Dallo studio dell’anatomia dell’uomo a fine Ottocento alla ricostruzione virtuale dei corpi, dai biomateriali ai robot umanoidi. Le maschere fisiognomiche di Lorenzo Tenchini, accademico e anatomico dell'Università di Parma nel XIX secolo, fanno da fulcro della grande esposizione.

(© 9Colonne - citare la fonte)