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Ricerca italiana sul tetto del mondo:
scoperto il segreto degli Sherpa

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Ricerca italiana sul tetto del mondo: <br> scoperto il segreto degli Sherpa

(29 novembre 2017) Gli Sherpa, specialmente quelli che abitano la Rolwaling Valley, una remota valle nepalese sul versante meridionale dell’Himalaya, sono i candidati ideali per svelare come l’uomo sia stato capace di adattarsi all’ipossia ipobarica, la riduzione della disponibilità di ossigeno ad alta quota. Lo rivela una ricerca dell’Università di Bologna da poco pubblicata su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature, che ha fatto luce sulla loro origine e su quella comune di tutti i popoli Tibeto-Birmani. I campioni biologici analizzati sono stati raccolti nel corso di una serie di spedizioni scientifico-umanitarie organizzate da Davide Peluzzi e Giorgio Marinelli, fondatori dell’associazione no profit Explora Nuunat International, e grazie all’aiuto degli Sherpa del Mount Everest Summitter’s Club. Lo studio – condotto presso il Laboratorio di Antropologia Molecolare del Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali dell'Alma Mater – ha analizzato il patrimonio genetico delle popolazioni di origine est asiatica che abitano le valli di media e alta quota del versante nepalese dell’Himalaya con l’obiettivo di ricostruirne la storia biologica e demografica. “Parliamo di un gruppo molto eterogeneo di popolazioni – spiega il ricercatore Unibo Marco Sazzini, coordinatore dello studio – che dalla Cina sono giunte fino alla Birmania, al Bhutan, all’India e al Nepal, diffondendosi così anche lungo il versante meridionale della catena montuosa più alta del mondo”. Popoli che dal punto di vista linguistico sono identificati come Tibeto-Birmani, ma di cui, prima di questa ricerca, non sapevamo molto. “Si pensa che abbiano avuto origine da un’antica popolazione migrata verso sud dalla Cina occidentale, durante il Neolitico”, continua Sazzini. “Esistono alcune evidenze archeologiche e linguistiche che supportano questa teoria, ma l'ancestralità biologica di questi popoli fino ad oggi non era ancora stata chiarita”. (9colonne)


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