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Finalmente la legge
sul biotestamento

Finalmente la legge <br> sul biotestamento

di Paolo Pagliaro

(5 dicembre 2017) Michele Gesualdi, allievo di don Lorenzo Milani ed ex presidente della Provincia di Firenze, oggi malato di Sla, ha inviato una lettera ai presidenti delle Camere chiedendo che sia messa all’ordine del giorno e quindi approvata la legge sul biotestamento. “Non si tratta di favorire l'eutanasia – ha scritto - ma solo di lasciarmi libero di scegliere di non essere inutilmente torturato".
Una richiesta in sintonia con il pensiero di Papa Francesco, che il 16 novembre ha definito “moralmente lecita” la rinuncia all’accanimento terapeutico.
Ora pare proprio che, grazie ai voti del Pd e del Movimento 5 Stelle, la legislatura possa chiudersi con l’approvazione delle cosiddette 'disposizioni anticipate di trattamento', una legge composta da cinque articoli che regolamenta le decisioni sul fine-vita.
Il testo non prevede alcuna forma né di suicidio assistito – cioè la possibilità di assumere da soli un farmaco che metta fine alla propria vita- né di eutanasia, cioè l’interruzione della vita con l’intervento di un medico. Ma prevede che nessun trattamento sanitario possa essere cominciato o continuato senza il consenso libero e informato della persona interessata. Consente che con atto pubblico o scrittura privata, ma anche con videoregistrazioni, l’interessato o un suo fiduciario possano accettare o rifiutare scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Dispone che siano sempre garantite terapia del dolore e cure palliative, compresa la sedazione profonda continua.
La legge potrebbe essere approvata mentre a Milano è in corso il processo a Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni accusato di aver agevolato il suicidio assistito del dj Fabiano Antoniani accompagnandolo in una clinica svizzera specializzata. In un libro pubblicato in questi giorni da Rizzoli - “Credere, disobbedire, combattere” - Cappato spiega come l’obiettivo non sia violare le regole, ma cambiarle.

(© 9Colonne - citare la fonte)