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EUROPA E NETANYAHU
PARTI ANCORA DISTANTI

EUROPA E NETANYAHU <br> PARTI ANCORA DISTANTI

E’ più simile a un nulla di fatto che a un’intesa, l’incontro che si è tenuto oggi a Bruxelles tra i vertici Ue e il presidente israeliano Benjamin Netanyahu. Un vertice importante, alla luce soprattutto delle tensioni create dalla decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale d’Israele. “Mi sono incontrato oggi con i ministri degli esteri dell'Unione Europea – spiega Netanyahu - Gerusalemme è la capitale di Israele e nessuno può negarlo. Ho detto ai ministri degli esteri europei di smetterla di viziare i palestinesi, che continuano ostinatamente a rifiutarsi di riconoscere lo stato di Israele. L' Europa è importante per noi. Ma la verità di Israele è importante per me dire, anche qui, nel modo più evidente. Federica Mogherini, in qualità di alto rappresentante per gli Affari esteri dell’unione, ha ribadito però che “Il pensiero dell’Unione Europea è quello che l’unica soluzione possibile per il conflitto israelo-palestinese rimane quello dei due Stati, secondo i confini del 1967, con Gerusalemme capitale di entrambi. Siamo fermi su questa posizione e la manterremo finché l’ultimo atto della negoziazione diretta tra le due parti sulla Città Santa non sarà ultimato. Israele e Palestina, se vogliono, possono avvalersi del supporto della comunità internazionale nella ricerca di un accordo, ma la cosa peggiore che può accadere oggi è una escalation di violenza e di tensioni, in Terra Santa e in tutta la regione”. Anche il presidente francese Emmanuel Macron è intervenuto, chiedendo a Netanyhau “fare un gesto coraggioso” per la Palestina.

(Sis)  

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