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direttore Paolo Pagliaro

BALZO OCCUPAZIONE A NOVEMBRE
ESULTANO GOVERNO E PD

BALZO OCCUPAZIONE A NOVEMBRE <br> ESULTANO GOVERNO E PD

“A novembre il numero di occupati ha raggiunto il livello più alto da 40 anni. E scende anche la disoccupazione giovanile. Si può e si deve fare ancora meglio. Servono più che mai impegno e serietà, non certo una girandola di illusioni”: esprime la sua soddisfazione su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, così come il suo predecessore Matteo Renzi (“si realizza un risultato storico” scrive su Facebook il segretario del Pd) commentando i dati diffusi dall’Istat sul lavoro. A novembre 2017 la stima degli occupati torna a crescere: +0,3% rispetto a ottobre (pari a +65 mila) e +1,5% rispetto a novembre 2016 (+345 mila), per un totale di 23.183.000, che rappresenta guardando al confronto con le serie storiche il dato più alto dal 1977. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, anche qui si registrano segnali confortanti, con il dato che si attesta all’11%, ovvero -0,1 punti percentuali rispetto a ottobre: si tratta del livello più basso da settembre 2012. Quella giovanile cala al 32,7%: -1,3 punti rispetto a ottobre e -7,2% su novembre 2016.

 

COMMENTI. “Le buone riforme danno buoni frutti. I dati Istat di novembre sul mercato del lavoro indicano che si è fatto un altro passo nella direzione giusta e che si rafforzano le tendenze positive di medio-lungo periodo, in linea con il consolidamento della crescita dell’economia” commenta il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.  Ma diverso è il giudizio delle altre forze politiche: “Sui dati Istat non c’è molto da gioire da parte del Pd. Dal 2016 al 2017, infatti, è aumentato il numero delle famiglie con minori che si trasferiscono fuori dall’Italia in via definitiva. Inoltre, aver trasformato contratti stabili in rapporti di lavoro precari, ha permesso al partito di governo di fare soltanto un’operazione di facciata sui dati odierni, ma la verità è che, con il jobs act, continua a diminuire la qualità del lavoro e la produttività delle imprese. L’economia reale si sostiene con misure strutturali, e con una visione a lungo termine che sostenga famiglie e imprese. Siamo certi che, mentire sulla reale condizione economica delle famiglie italiane, da parte degli esponenti del Pd, sortirà solo un effetto boomerang”: è quanto afferma in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle Laura Castelli. Da sinistra, il segretario di Possibile Pippo Civati, esponente di Liberi e Uguali, sottolinea infine che “il vero record è la precarietà, per una legislatura da record di lavoro precario e povero". (Red – 9 gen)       

http://www.istat.it/it/archivio/208110

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