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direttore Paolo Pagliaro

Catherine Deneuve
o Asia Argento?

Catherine Deneuve <br> o Asia Argento?

di Paolo Pagliaro

(10 gennaio 2017) “Lo stupro è un crimine. Ma tentare di sedurre qualcuno, anche in maniera insistente o maldestra, non è un reato, e la galanteria non è un’aggressione”. L’attrice Catherine Deneuve infrange il muro del politicamente corretto e, con altre cento donne francesi, scrive una lettera a Le Monde per denunciare quello che lei chiama un clima di caccia alla streghe e di «nuovo puritanesimo».
Lo spunto è offerto naturalmente dallo scandalo Weinstein e dalla campagna contro le molestie che ne è seguita  e che ha avuto in Asia Argento una delle principali protagoniste. «Lasciamo agli uomini la libertà di importunare le donne, indispensabile alla libertà sessuale», scrive la Deneuve, protagonista di film come Bella di Giorno  e l’Ultimo metrò, già presidente della Giuria della Mostra di Venezia, ambasciatrice dell’Unesco e madre dell’attrice Chiara Mastroianni.
Secondo Deneuve e le altre cento, molti uomini sono stati messi alla gogna come predatori sessuali, senza aver avuto la possibilità di difendersi: “Questa giustizia sommaria”, spiegano, “ha già fatto le sue vittime: uomini puniti nell’esercizio del loro lavoro, costretti a dimettersi, avendo avuto come unico torto quello di aver toccato un ginocchio, tentato di strappare un bacio, o aver parlato di cose intime durante una cena di lavoro”. Ne sono usciti vincitori – si legge ancora nella lettera a Le Monde - “i nemici  della libertà sessuale, gli estremisti religiosi, i peggiori reazionari e quelli che credono che le donne siano esseri umani a parte, bambine con il volto da adulte, che pretendono di essere protette”.
La lettera ha suscitato le reazioni sdegnate di chi si è più impegnato nella campagna contro le molestie sessuali. 
Nel gioco del ballottaggio, oggi la scelta è tra Catherine Deneuve e Asia Argento. 

 

 

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