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direttore Paolo Pagliaro

Programmi
che si assomigliano

Programmi <br> che si assomigliano

di Paolo Pagliaro

I programmi dei partiti che si sfidano per il governo non sono poi così diversi come potrebbero far credere gli slogan e i toni perentori della propaganda elettorale. Ci sono importanti differenze sulle questioni identitarie e su dossier come Europa e immigrazione, ma anche molte affinità e proposte trasversali soprattutto in materia economica. Se e quando si tratterà di formare un governo di coalizione, queste somiglianze, oggi nascoste, verranno in superficie e torneranno molto utili.
Con un lavoro certosino di analisi e comparazione, Giorgio Santilli e Gianni Trovati hanno misurato per i lettori del Sole 24 Ore gli indici di convergenza e divergenza fra i partiti sulle dieci questioni principali: debito pubblico, fisco, pensioni, scuola, lavoro e welfare, impresa, Europa, investimenti, immigrazione e riforme istituzionali.
Il risultato è che tra i programmi di Forza Italia e Partito Democratico c’è un grado di affinità quasi simile a quello che si riscontra tra i programmi di Forza Italia e Lega.
L’atteggiamento di Berlusconi sull’Europa lo allontana da Salvini e lo avvicina alle posizioni del Pd sul peso del debito, che entrambi puntano a ridurre di 30 punti, sulle pensioni e sulle politiche per il lavoro ai giovani. Il programma dei 5 Stelle è invece compatibile con quello di Liberi e Uguali quando si parla di lavoro, scuola e degli effetti dell’austerità sull’economia reale. Di Maio è però molto più in sintonia con Salvini quando propone il superamento del 3% nel rapporto deficit/Pil per finanziare misure a favore della crescita, e per questa via abbattere il debito.
Non ci sono invece significativi punti di contatto tra i programmi del Movimento 5 Stelle e quelli del Pd.

(© 9Colonne - citare la fonte)