Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Istat: frena emigrazione (-2,6%) possibile effetto Brexit

Istat: frena emigrazione (-2,6%) possibile effetto Brexit

Anche nel 2017 le immigrazioni internazionali si confermano più alte delle emigrazioni, contribuendo positivamente allo sviluppo demografico e compensando lo squilibrio determinato dalla dinamica naturale negativa. Il saldo migratorio netto con l'estero stimato è pari a +184mila unità (3 per mille residenti). E' quanto si legge nelle stime Istat sugli indici demografici. Di entità superiore a quello dell'anno precedente (+144mila), quello conseguito nel 2017 è prodotto da un più elevato numero d'ingressi, pari a 337mila (+12%) e da una riduzione delle uscite, pari a 153mila (-2,6%). Per inciso, le immigrazioni dall'estero risultano al terzo anno di crescita consecutivo dal 2014 mentre le emigrazioni registrano per la prima volta un'inversione di tendenza dopo un periodo di continua e repentina crescita durato ben nove anni (dal 2008 al 2016), in cui le uscite sono passate da 62mila a 157mila unità. La scelta di compiere una migrazione è molto complessa e molti sono i fattori in gioco che potrebbero aver influenzato i cambiamenti in corso in Italia nel 2017. La recente ripresa economica e l'aumento della domanda di lavoro sono senz'altro tra questi ma, sebbene sia prematuro per asserirlo su base statistica, c'è un elemento di novità nel panorama internazionale che sta per la prima volta affacciandosi in Europa: la Brexit. La scelta dei cittadini britannici di uscire dalla Comunità Europea, a seguito del referendum del 23 giugno 2016, sta provocando ripercussioni sulle migrazioni internazionali del Regno Unito.

EFFETTO BREXIT - Secondo le prime stime ufficiali diffuse dall'ONS (l'Istituto britannico di statistica ufficiale) nel periodo compreso tra il giugno 2016 e il giugno 2017 le immigrazioni nel Regno Unito sono diminuite di 80mila unità (-12%), e tale contrazione ha riguardato sia cittadini di provenienza Ue sia di provenienza extra Ue. Ciò potrebbe aver favorito in Europa altri Top Destination Country, tra cui rientra anche l'Italia, per due sostanziali ragioni: aumenta l'appeal dell'Italia come meta dei migranti internazionali, frena l'uscita dei residenti dall'Italia verso il Regno Unito che, peraltro, ha rappresentato negli ultimi anni la meta di destinazione preferita assieme alla Germania. La maggior parte dei movimenti in ingresso (87%) è dovuta ai cittadini stranieri. Le iscrizioni dall'estero di individui di nazionalità straniera risultano, infatti, pari a 292mila (+10,9% sul 2016) mentre i rientri in patria degli italiani sono valutati in 45mila (+19,9%). Per quanto riguarda le cancellazioni, soltanto 40mila emigrazioni per l'estero sulle complessive 153mila stimate nel 2017 riguardano cittadini stranieri (-5% sul 2016), contro ben 112mila cancellazioni di cittadini italiani. Il numero di connazionali che decidono di trasferirsi in un Paese estero diminuisce dell'1,8% rispetto al 2016 ma rimane, comunque, a un livello elevato, il secondo più alto negli ultimi venti anni. (Red – 8 feb)

(© 9Colonne - citare la fonte)