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direttore Paolo Pagliaro

C. CONTI: FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

C. CONTI: FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

“Il miglioramento dei risultati economici e dei conti pubblici conseguito dall’Italia negli ultimi anni non consente di abbassare la guardia. L'uscita dalla recessione e la ripresa non pongono, infatti, ancora termine alle difficoltà quotidiane di tante famiglie”: è quanto mette in luce il presidente della Corte dei Conti Angelo Buscema, nel discorso pronunciato in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. “Il quadro attuale della finanza pubblica – aggiunge - ci indica come non più praticabile il percorso che, per assicurare i necessari livelli di servizi alla collettività, faccia ricorso ad una ulteriore crescita del debito pubblico. Si tratta di una via preclusa non tanto dagli obblighi che ci provengono dall’esterno, dagli accordi europei, quanto piuttosto dal rispetto di un maggiore equilibrio intergenerazionale nella ripartizione degli oneri”. Buscema sottolinea inoltre come il riequilibrio dei conti pubblici sia avvenuto a danno dei salari della pubblica amministrazione  e degli investimenti pubblici: “Da tempo la Corte dei conti segnala una progressiva inversione di tendenza nel processo di riequilibrio dei conti pubblici, in termini di riduzione della spesa pubblica e dei tassi d’interesse. Non va, tuttavia, sottaciuto come ciò sia avvenuto anche per effetto del congelamento della dinamica dei redditi del pubblico impiego e con una compressione della spesa per investimenti talmente forte da creare preoccupazione per lo stesso mantenimento del capitale fisso a disposizione del sistema”.

 

CORRUZIONE. Nel suo discorso il presidente della Corte dei Conti ha affrontato anche il tema della corruzione: “L’azione di contrasto svolta dalla Corte a tutela della legalità, del buon andamento della Pubblica Amministrazione e a garanzia dell’erario pubblico – spiega Buscema - è vieppiù necessaria specie in considerazione dell’attenuazione delle rigide regole della contabilità pubblica negli attuali assetti organizzativi dell’amministrazione, caratterizzati non solo dalla esternalizzazione di funzioni pubbliche e dalla costituzione di società partecipate, ma anche dal frequente ricorso a logiche di emergenza che, per le grandi opere e i grandi eventi, postulano la deroga alle procedure ordinarie di spesa”.  

GENTILONI. All’inaugurazione dell’anno giudiziario è intervenuto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che ha sottolineato come la congiuntura favorevole non deve indurre “a rallentare il percorso sulle riforme, la serietà sui conti pubblici e non deve allentare la presa sul debito pubblico”.  "All'incoraggiante situazione della crescita – ha aggiunto il premier - corrisponde un andamento positivo dell'avanzo primario:  è dell'1,7% nel 2017 e potrebbe ulteriormente migliorare  superando il 2% nel 2018”. (Red – 13 feb)  

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