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direttore Paolo Pagliaro

‘NERO SENZA BIGLIETTO’
LA GOGNA E LA SMENTITA

‘NERO SENZA BIGLIETTO’ <br> LA GOGNA E LA SMENTITA

Una foto con un ragazzo di colore seduto su una poltrona di un Frecciarossa e un controllore di spalle, e il commento su Facebook di un certo Luca Caruso che accusa l’immigrato: “viaggia su un Frecciarossa col biglietto per un interregionale, non parla italiano, non ha bagagli, documenti e soldi, ma un telefono Samsung S8. Quando la capotreno, minuta, esile e giovane, nonché educatissima, si è avvicina, fa finta di dormire. Arriverà da Roma a Milano, viaggiando su un posto che costa 86 euro, con 4 euro. Impunemente. Senza poter sperare che gli facciano neppure in una multa, perché tanto quando l’avrebbe pagata?”. Poi una chiosa su Pamela, la ragazza barbaramente uccisa a Macerata, “vilipesa da gente che senza diritto e senza motivo ha varcato l’uscio di casa nostra, perché la porta era ed è spalancata. Senza regole. Senza alcuna sicurezza”. Tanto basta per scatenare i social media di mezza Italia, per un ennesimo rigurgito razzista, fino alla smentita che arriva direttamente da Trenitalia, che ha pubblicato il rapporto della stessa capotreno, che ammette che il passeggero “mostrava un titolo di viaggio non valido, conferma che “non parla italiano e parla un inglese molto stentato” allora “gli comunico il prezzo da pagare per la tratta Roma-Bologna, mi fa capire che non ha soldi e insiste nell’indicarmi il titolo di viaggio in suo possesso. Scoprendo che era sprovvisto di documenti, gli chiedo di seguirmi nel vestibolo, per la sua privacy e per gli accertamenti”. A quel punto però “nel vestibolo, dopo ulteriore richiesta di documento, tirava fuori un titolo di viaggio cartaceo valido per il treno 9608. A quel punto, chiarita la posizione del cliente, ho proseguito la mia attività”.

(Sis)

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