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direttore Paolo Pagliaro

Antifascisti di ieri
e fascisti di oggi

Antifascisti di ieri <br> e fascisti di oggi

di Paolo Pagliaro

(20 febbraio 2018) Dopo essersi distratto con una parentesi letteraria dedicata a temi poco impegnativi come i piaceri della vita nella terza età, Giampaolo Pansa torna al suo lavoro di revisionista dando alle stampe per Rizzoli la storia di Aldo Gastaldi, classe 1921, nome di battaglia Bisagno. “Uccidete il comandante bianco” racconta la breve vita del giovane cattolico che guidava la divisione partigiana più forte della Liguria e i suoi contrasti con i dirigenti comunisti della Resistenza.  Subito dopo la Liberazione, Bisagno morì in un incidente stradale molto dubbio. L’ipotesi di Pansa è che sia stato ucciso dai suoi nemici rossi. Pansa è convinto che la storia della Resistenza vada riscritta quasi per intero e che l’Italia si regga su un racconto di se stessa viziato da troppe omissioni e bugie. Ritiene anche (lo dice al Corriere) che oggi l’allarme antifascista sia infondato.   Sta di fatto che teste rasate, croci uncinate e slogan del Ventennio fanno parte oggi del nuovo paesaggio urbano, davanti alle scuole e nelle periferie. Certo non è solo folklore, come si è visto in occasione della sparatoria di Macerata. Anche i servizi di informazione e sicurezza, nella relazione presentata oggi al Parlamento, mettono in guardia contro la diffusione di retoriche nazifasciste, avvertendo che possono avere un forte impatto sulla coesione sociale. Il meccanismo – spiegano i servizi - è ormai collaudato: la destra estremista intercetta le istanze nazionaliste e i sentimenti di insofferenza verso la presenza degli stranieri, organizza azioni xenofobe, acquisisce così visibilità e consenso. Forse un po’ di storia, anche non revisionista, potrebbe essere un buon antidoto contro la diffusione di questo virus tra i ragazzi.

(© 9Colonne - citare la fonte)