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E’ l’ambiente
il grande assente

E’ l’ambiente <br> il grande assente

di Paolo Pagliaro

(28 febbraio 2018) In Germania il tribunale di Lipsia ha stabilito ieri che per migliorare la qualità dell’aria i Comuni possono vietare la circolazione delle auto con motore diesel, facoltà di cui molte città ora intendono avvalersi.
Il futuro dell’auto diesel sarà uno dei principali problemi di politica industriale nell’agenda della Grosse Koalition, sempre che domenica gli iscritti alla Spd ne consentano la nascita.
Anche a Roma il sindaco Virginia Raggi ha annunciato che, a partire dal 2024, nel centro della città sarà vietato l’uso di veicoli privati alimentati a diesel. Toyota dal primo gennaio ha tolto il diesel dalla sua gamma. Volvo e Fiat Chrysler dicono che faranno altrettanto, rispettivamente dal 2019 e dal 2022. Porsche, Suzuki, Mercedes ci stanno pensando. I governi di Francia, Regno Unito, Norvegia e India hanno reso noti piani per vietare i motori diesel in un futuro più o meno prossimo. Il tutto in nome della tutela dell’ambiente.
D’altra parte “ambiente” è stata la parola più utilizzata dal presidente cinese Xi Jinping nel discorso tenuto durante l’ultimo Congresso del Partito comunista. E sia il presidente francese Macron che la cancelliera tedesca Merkel, come Obama hanno fatto del clima un pilastro del loro storytelling e dei loro programmi politici. Lo stesso Trump, per segnalare la discontinuità con il suo predecessore, ha scelto il terreno degli accordi sul clima.
Le tematiche ambientali sono invece assenti nella campagna elettorale italiana, che si occupa prevalentemente di tasse e di migranti. Ed è un peccato, anche perché la green economy italiana è tra le più sviluppate e innovative al mondo.

(© 9Colonne - citare la fonte)