Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SPECIALE STATI GENERALI DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO

L’ITALIANO SEMPRE PIU’ STUDIATO ALL’ESTERO

(NoveColonneATG) Roma – Contaminata dall’inglese, minacciata dalle icone di WhatsApp, “offesa” da abbreviazioni che si usano negli sms e nelle chat. La lingua italiana potrebbe sembrare in crisi. Eppure non è così. Anzi, tutt’altro. Secondo i dati raccolti quest'anno e illustrati il 22 ottobre a Villa Madama in occasione della terza edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo, oltre due milioni e centomila persone hanno deciso di frequentare un corso di italiano all'estero, oltre il 4% in più rispetto alla rilevazione precedente. “Se parliamo del numero di persone che parlano l'italiano nel mondo siamo circa al ventunesimo posto ma se andiamo a vedere le persone che lo studiano, l'italiano è la quarta lingua più studiata del mondo" ha sottolineato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi aprendo la giornata dedicata alla lingua italiana. Un risultato che fa riflettere e inorgoglisce: “Dopo l'inglese, lo spagnolo e il cinese c’è l’italiano. La lingua italiana è più studiata del francese" sottolinea il ministro. E visti i dati incoraggianti è tempo di pensare a strategie future da mettere in campo: “Dobbiamo continuare a lavorare con tanti partner e portare avanti tante attività per promuovere la lingua italiana nel mondo” ha detto il sottosegretario Guglielmo Picchi chiudendo i lavori degli Stati Generali. “La lingua italiana è uno strumento della politica estera e uno Stato serio la deve sostenere e aiutare. Nell’ultimo anno c'è stato un incremento del 4 per cento degli studenti di italiano nel mondo", ha quindi sottolineato Picchi. "Gli stati generali si riuniscono ogni due anni ma l’auspicio è che si tengano ogni anno. Sono importanti per capire le azioni future e fare un bilancio. Abbiamo dato indicazioni alle ambasciate: faranno azioni di coordinamento per far aumentare il numero degli studenti di italiano nel mondo nel prossimo biennio. È una azione che sarà vincente se sarà un’azione di sistema”. La rete fisica attraverso la quale la nostra lingua viene diffusa e promossa nel mondo è composta da associazioni, università, scuole pubbliche e private. Questo insieme di attori ha reso possibile per l’anno accademico 2016-2017 raggiungere 2.145.093 studenti in 115 paesi. A Villa Madama è intervenuto anche il sottosegretario all'Istruzione, Salvatore Giuliano: “L'italiano è una lingua viva, ha un glorioso passato ma anche un sicuro avvenire” ha sottolineato. "L'italiano – ha aggiunto - è una lingua capace di adattarsi al momento storico e capace di esprimere i sentimenti degli uomini di ieri e di oggi".

IL CGIE A rappresentare invece il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero il consigliere Norberto Lombardi e il vicesegretario generale Silvana Mangione: entrambi sono intervenuti alla tavola rotonda dedicata a “Le reti dell’italiano nel mondo”. Lombardi nel suo intervento si è focalizzato sulle “reti reali” dell’italiano nel mondo, per distinguerle dalle reti digitali. Ha fatto così riferimento a quelle reti “frutto di una sedimentazione storica che non accenna a finire”, quella costruita dalla “vicenda dell’emigrazione degli italiani nel mondo”. Ha parlato quindi di diverse reti: “La rete della formazione, fatta di scuole, enti gestori, IIC, comitati della Dante, la rete dell’informazione, la rete del voto, la rete delle realtà associative”. Mangione ha parlato di scuole italiane all’estero, di bilinguismo, della necessità di creare un “ponte tra altre reti”: quella degli italofoni, da un lato, e quella degli italofili, dall’altro. Ha poi ricordato che corsi d’italiano sono necessari specie “per rispondere alle nuove mobilità e per far radicare l’italiano già dalla scuola primaria”. Esempi vincenti si trovano a New York e a Manhattan: “Siamo partiti con 8 bambini e dopo due anni siamo arrivati a 250”.

 

LINGUA ITALIANA, MOAVERO: HA UN PESO RILEVANTE NEL MONDO

(NoveColonneATG) Roma – "E' una giornata dedicata alla nostra lingua. Parlare della lingua significa parlare di qualcosa che è in ciascuno di noi. Non a caso si parla di lingua materna, di lingua madre. Si può elogiare la lingua italiana. Oggettivamente ha oggi un peso rilevante. Siamo al 21esimo posto nel mondo tra chi parla italiano ma l'italiano è la quarta lingua più studiata. Dopo inglese, spagnolo e cinese. L'italiano è più studiato del francese nel mondo. Dobbiamo chiederci come mai. La nostra lingua ha un ritmo musicale ed è spesso associata alla bellezza. La nostra letteratura è conosciuta in tutto il mondo. Ma l'italiano è arrivato nel mondo anche grazie all'emigrazione". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi aprendo gli Stati generali della lingua italiana nel mondo a villa Madama, a Roma. "L'italiano è apprezzato, diffuso, studiato, piace. Cosa dobbiamo fare? Mantenere la lingua viva. Conoscerla e preservarla – aggiunto il ministro - Quando muore una lingua scompare una memoria, una cultura. C'è una responsabilità fondamentale: gli insegnanti hanno un compito essenziale e di assoluto prestigio nella nostra società. C'è anche la responsabilità dei comunicatori, dei giornalisti. Anche la politica ha una responsabilità nell'uso dell'italiano".

 

LINGUA ITALIANA, MOAVERO: NECESSARIO PRESERVARLA

(NoveColonneATG) Roma – “L'italiano è apprezzato, diffuso, studiato, piace. Cosa dobbiamo fare? Mantenere la lingua viva. Conoscerla e preservarla. Quando muore una lingua scompare una memoria, una cultura. C'è una responsabilità fondamentale: gli insegnanti hanno un compito essenziale e di assoluto prestigio nella nostra società. C'è anche la responsabilità dei comunicatori, dei giornalisti. Anche la politica ha una responsabilità nell'uso dell'italiano". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi aprendo, a Roma, gli Stati generali della lingua italiana nel mondo.

 

LINGUA ITALIANA, MOAVERO: VEICOLO DI POLITICA ESTERA

(NoveColonneATG) Roma – "L'italiano è veicolo di politica estera. L'italiano è diffuso in aree strategiche. Questo è fondamentale: permette alle nostre aziende una più facile compenetrazione economica. L' italiano è anche veicolo di politica economica. Pensiamo al settore della moda. L'italiano accompagna l'Italia nell’export. L’italiano è economia e non solo cultura. L Italia è una potenza culturale". Lo ha detto il ministro Enzo Moavero Milanesi aprendo, a Roma, i lavori degli Stati generali della lingua italiana nel mondo. "Anche nello sport troviamo l'italiano. È vivo anche in questo mondo” ha aggiunto il ministro.

 

LINGUA ITALIANA, MOAVERO: SFRUTTARE IL POTENZIALE DELLA RETE

(NoveColonneATG) Roma – “Viviamo una rivoluzione tecnologica continua. Tutto sta cambiando verso orizzonti nuovi. Dobbiamo allora preservare in modo strutturato la nostra lingua e in modo sistemico. Dobbiamo collegare chi utilizza l’italiano. Sfruttare il potenziale della rete”. Così il ministro Enzo Moavero Milanesi agli Stati generali della lingua italiana nel mondo.

 

LINGUA ITALIANA, MOAVERO: RILANCIARE LE SCUOLE ALL'ESTERO

(NoveColonneATG) Roma – “Le scuole italiane all’estero vanno rilanciate. Sarà un mio impegno come ministro". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi aprendo i lavori degli Stati generali della lingua italiana nel mondo, a Villa Madama, a Roma.

 

LINGUA ITALIANA, PICCHI: STRUMENTO DI POLITICA ESTERA, SOSTENIAMOLA

(NoveColonneATG) Roma – “Dobbiamo continuare a lavorare con tanti partner e portare avanti tante attività per promuovere la lingua italiana nel mondo”. Così il sottosegretario Guglielmo Picchi agli Stati Generali della lingua italiana nel mondo. “La lingua italiana è uno strumento della politica estera e uno Stato serio la deve sostenere e aiutare. Nell’ultimo anno c'è stato un incremento del 4 per cento degli studenti di italiano nel mondo", ha aggiunto Picchi. "Gli stati generali si riuniscono ogni due anni ma l’auspicio è che si tengano ogni anno. Sono importanti per capire le azioni future e fare un bilancio. Abbiamo dato indicazioni alle ambasciate: faranno azioni di coordinamento per far aumentare il numero degli studenti di italiano nel mondo nel prossimo biennio. È una azione che sarà vincente se sarà un’azione di sistema”. Picchi ha detto che la giornata è stata occasione per fare un bilancio iniziato a Firenze "che è la mia città e quella dove è nato l’italiano”.

 

LINGUA ITALIANA, OLTRE 2,1 MILIONI DI STUDENTI NEL MONDO

(NoveColonneATG) Roma – La rete fisica attraverso la quale la nostra lingua viene diffusa e promossa nel mondo è composta da Associazioni, università, scuole pubbliche e private. Questo insieme di attori ha reso possibile - per l’anno accademico 2016-2017 - di raggiungere 2.145.093 studenti in 115 paesi. Emerge dalla nota di presentazione sullo stato di diffusione dell’italiano nel mondo presentato agli Stati generali della lingua italiana nel mondo il 22 ottobre a Villa Madama, a Roma.

 

LINGUA ITALIANA, DE LUCA: STUDENTI NEL MONDO CRESCIUTI DEL 4%

(NoveColonneATG) Roma – “Oggi portiamo avanti un processo avviato nel 2014 e Firenze che vuole essere un punto di riferimento per chi promuove la lingua italiana nel mondo. È un appuntamento di approfondimento sull'evoluzione della lingua e uno sforzo per mappare chi studia l’italiano e dove lo studia. Oggi registriamo 2 milioni e centomila studenti di lingua italiana nel mondo con un incremento del 4%”. Lo ha detto agli Stati generali della lingua italiana nel mondo il direttore generale per la promozione del sistema Paese, Vincenzo De Luca. 


MANGIONE (CGIE): CREARE UN RINNOVATO CLIMA DI ITALOFILIA

 

Silvana Mangione, vicesegretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’estero, è intervenuta il 22 ottobre a Roma agli Stati Generali della Lingua italiana nel mondo nel corso della tavola rotonda dedicata al tema delle “Reti dell’italiano nel Mondo”. “La presenza storica degli italiani all’estero – ha detto a 9colonne - ha creato un grande amore per l’Italia, che si è sviluppato grazie alla trasmissione di valori significativi come la cultura, l’apprezzamento per il cibo, la capacità di socializzazione. In questo momento tuttavia, quella degli italiani all’estero, è una rete che rischia di spezzarsi in due. E sono due rami ugualmente importanti: il ramo degli italo discendenti e quello - che è una nuova realtà -  della neo mobilità. Le famiglie di italiani si trasferiscono all’estero portando con sé anche i figli piccoli. Questi, hanno appreso la lingua italiana assorbendola, cioè imparandola in casa. E dunque non dispongono di una vera e propria conoscenza grammaticale e sintattica. Ora, nel momento in cui questi bambini frequentano la scuola, si mettono a parlare la lingua del paese nel quale vivono, smettendo così di parlare l’italiano”. Quali, dunque, le strategie da mettere in atto per risolvere il problema? Il vicesegretario Mangione ha illustrato la sua proposta: “Ritengo che la strategia dei corsi bilingue sia assolutamente fondamentale. Non solo per riavvicinare queste nuovissime generazioni alla lingua italiana, ma anche per creare un rinnovato clima di italo-filìa che possa ricondurre ad una italofonia, tanto da consentire anche ai giovani che non sono di diretta discendenza italiana di poter parlare correttamente la nostra lingua all’estero”.


LINGUA ITALIANA, IN TUNISIA 40 MILA STUDENTI E 600 PROFESSORI

(NoveColonneATG) Roma – Anche Hammadi Agrebi, ispettore generale e formatore dei docenti di italiano in Tunisia, ha preso parte a Villa Madama agli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo. Agrebi ha messo in risalto in un’intervista a 9colonne “la massiccia presenza della lingua italiana” nello stato nordafricano: “Innanzitutto - ha sottolineato l’ispettore - per un motivo di carattere storico: si pensi che all’inizio del novecento, in Tunisia, vi era una presenza di italiani addirittura maggiore rispetto a quella dei francesi, nostro paese colonizzatore”. Il formatore ha anche voluto mettere in risalto la funzione educativa della tv italiana nel suo paese: “Raiuno è per i tunisini il primo ‘insegnante’ di lingua italiana. Basti pensare che la vecchia generazione, da noi, parla un corretto italiano senza mai averlo studiato, ma solo per averlo conosciuto attraverso la televisione. Io mi occupo di formare i docenti di lingua italiana da quindici anni e, con orgoglio, posso affermare che oggi esistono più di 40 mila ragazzi che studiano l’italiano, con 600 professori che lo insegnano e che esercitano la docenza in molte località differenti, sparse lungo tutto il territorio della Tunisia. Si pensi che esiste anche un liceo italiano, in pieno deserto, dove gli studenti possono conoscere e apprendere la lingua”. Infine, uno sguardo ai progetti futuri: “In questo momento – annuncia Agrebi- sto lavorando ad un progetto che tende a promuovere l’approccio alla lingua italiana attraverso l’archeologia. Sono sicuro che questa iniziativa contribuirà ad attirare molti giovani allo studio della lingua italiana”.

 

LINGUA ITALIANA, CRESCE L’INTERESSE IN TUNISIA

(NoveColonneATG) Roma – "In Tunisia abbiamo 40 mila studenti e 600 professori. Da questi numeri si capisce che nel nostro paese la lingua italiana è una realtà importante. Ma la concorrenza è ardua con le altre lingue. Per noi l’italiano non è una lingua straniera ma una lingua vissuta e parlata grazie anche alla musica e al teatro". Così Hammadi Agrebi, ispettore generale e formatore di docenti di italiano in Tunisia agli Stati generali della lingua italiana nel mondo a Villa Madama. "Si sceglie l’italiano anche perché si ama la storia e l’archeologia italiana. La lingua italiana è molto amata in Tunisia. La lingua è uno strumento di integrazione e dà la possibilità di accedere al mondo globalizzato. La lingua italiana trasmette gioia come accade con me da 37 anni. Amo l’italiano e continuo a studiarlo. Trasmette musicalità, eccellenze, gioia. Bellezza. Viva l'italiano".

 

LINGUA ITALIANA, CARE’ (PD): PRINCIPALE CONDUTTORE DI MADE IN ITALY

(NoveColonneATG) Roma – Nicola Carè, deputato del Pd eletto all’estero, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell’evento “Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo”, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, l’Accademia della Crusca e l’Ambasciata della Confederazione elvetica: “Credo che sia molto importante essere qui - ha sottolineato Carè - perché si celebra la cultura e la lingua italiana nel mondo. Ritengo che la lingua italiana sia il conduttore principale per il made in Italy nel mondo. Ciò contribuisce anche a trasferire nel mondo quelle che sono le tradizioni e la cultura del nostro paese. Made in Italy, oggi, non identifica soltanto il prodotto italiano nel mondo, ma anche quel nucleo di concetti, di valori, attorno ai quali si stringono i circa 70 milioni di nostri connazionali che vivono all’estero. E’ infatti attraverso la lingua italiana che noi riusciamo a trasmettere quei valori di cui ci facciamo portatori. Un concetto, questo, che mi è molto caro e che ho cercato sempre di sviluppare, anche in occasione della recente campagna elettorale”.

 

LINGUA ITALIANA, UNGARO (PD): SOSTENERE LE SCUOLE NEL MONDO

(NoveColonneATG) Roma – “La lingua italiana è una delle lingue più belle del mondo e, per dirla con uno slogan, credo che sia importantissimo fare rete di reti. Questo rappresenta un po’ l’obiettivo, la finalità degli Stati Generali della lingua italiana nel mondo, organizzati dalla Farnesina nella cornice di Palazzo Madama. Ed è molto bello notare come l’italiano nel mondo goda di ottima salute, spinto non soltanto da un sentimento di nostalgia, ma anche di simpatia. Detto ciò, ritengo tuttavia che vi sia davvero bisogno di sostenere le scuole italiane nel mondo, che troppo spesso non hanno abbastanza risorse, né personale. Occorre dunque garantire un’inversione di tendenza rispetto al passato e assicurare supporti maggiori”. Lo dice Massimo Ungaro, deputato del Pd eletto all’estero, parlando a margine degli Stati Generali della Lingua Italiana in corso di svolgimento a Villa Madama.

 LINGUA ITALIANA, FOA: RAI SIA STRUMENTO DI PROMOZIONE

(NoveColonneATG) Roma – "L'italiano è il nostro biglietto da visita. Dobbiamo essere fieri della nostra lingua pur essendo cittadini del mondo. Bisogna rendere stimolante lo studio dell'italiano. La crescita di interesse per l'italiano nel mondo deve farci riflettere. Noi siamo strumento di promozione perché servizio pubblico”. Così Marcello Foa, presidente della Rai, agli Stati generali della lingua italiana nel mondo, concludendo il suo intervento con un "Viva l’italiano!”.

 

LINGUA ITALIANA, MARAZZINI (CRUSCA): IL MINISTERO HA FATTO MOLTO

(NoveColonneATG) Roma – “Non bisogna fermare i neologismi ma è importante un filtro”. Lo ha detto Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, agli Stati generali della lingua italiana nel mondo a Roma. "Nei rapporti tra lingue c’è una libera concorrenza che però deve essere leale e paritaria” ha aggiunto. “Positivo l'incontro con Conte sul linguaggio politico che si è tenuto in Accademia” ha ricordato Marazzini secondo cui “il ministero degli Esteri ha fatto molto per la lingua italiana”.

 

LINGUA ITALIANA, RICCARDI (DANTE): GESTIRE TESORO NEL MONDO

(NoveColonneATG) Roma – “È la quarta lingua più studiata nel mondo. È un tesoro che va gestito non passivamente". Così Andrea Riccardi, presidente della società Dante Alighieri, agli Stati generali della lingua italiana nel mondo. "L'Italia deve insegnare l'italiano bene. Italsimpatia e italofonia camminano insieme” ha aggiunto Riccardi.

 

LINGUA ITALIANA, SANGREGORIO (USEI): INCREMENTARE GLI INVESTIMENTI ALL’ESTERO

(NoveColonneATG) Roma – “Alla luce dei dati diffusi dalla Farnesina sulla diffusione della lingua italiana all’estero sono orgoglioso di sapere che la nostra lingua è la quarta più studiata nel mondo. Questi dati impongono al Governo di investire di più sulle istituzioni che all’estero favoriscono la diffusione della lingua e della cultura italiana”. Lo ha detto il deputato eletto all’estero Eugenio Sangregorio (Usei), a margine degli Stati Generali della lingua italiana nel mondo, al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Ringrazio il Presidente per l’invito che mi ha permesso di rappresentare una delle più importanti comunità italiane all’estero che ancora coltiva con passione ed entusiasmo la lingua madre e la cultura italiana: solo in Argentina ci sono 71562 studenti. Condivido anche il pensiero del ministro Enzo Moavero Milanesi perché sono le eccellenze italiane nel campo della tecnologia, dell’agroalimentare, dello sport e nella moda che favoriscono sempre maggiore penetrazione della lingua italiana in ogni parte del mondo. Propongo perciò – conclude Sangregorio - di costituire una commissione paritetica  di esperti italiani e latino americani per individuare i bisogni di apprendimento allo scopo di potenziare le scuole esistenti”.

 

LINGUA ITALIANA, LOMBARDI (CGIE): NECESSARIO VERIFICARE LO STATO DI “SALUTE”

(NoveColonneATG) Roma – Agli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo, riuniti a Villa Madama, è intervenuto il consigliere del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) Norberto Lombardi, che è stato tra i protagonisti della tavola rotonda “Le reti dell’italiano nel mondo”. “Questo appuntamento è molto significativo – ha sottolineato a 9colonne -: da un lato si contraddistingue come una periodica verifica dello stato di salute della lingua italiana nel mondo e, dall’altro lato, affronta il tema, oggi molto attuale, di come l’italiano si combini con lo sviluppo della frequentazione della rete, come si trasforma e cosa può guadagnare o perdere da questo passaggio”. Lombardi ha poi evidenziato un altro aspetto: “Quello di capire – sostiene - in che modo le reti virtuali possano combinarsi con le reti reali, ossia quelle reti che sono costruite sui rapporti interpersonali, i quali, a loro volta, sono sedimentati dall’emigrazione italiana e dalla mobilità. Bisogna dunque avere un sistema armonizzato che possa fare da asse di sostegno ad una platea più articolata ed ampia che è quella dell’italicità”.

 

LINGUA ITALIANA, SOMMARIO: UN FESTIVAL PER CREARE “PONTI”

(NoveColonneATG) Roma – Agli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo, il 22 ottobre a Villa Madama, tra gli ospiti Giuseppe Sommario, direttore del Festival delle Spartenze, la manifestazione organizzata in Calabria dall'associazione Assud che ha animato nelle giornate 2-5 agosto i comuni della provincia cosentina Paludi, Rossano, Cropalati. “Il nostro Festival - ha detto a 9colonne lo studioso di fenomeni migratori – ha come principale obiettivo quello di creare un ponte fra le comunità italiane all’estero e il nostro Paese, con la Calabria in particolare. Non a caso, per la prossima edizione della manifestazione, stiamo creando un campus dedicato proprio ai figli degli emigrati italiani all’estero. A questi ragazzi – ha aggiunto - non presenteremo solo la lingua e la cultura italiana, ma li metteremo anche a contatto con lo stile di vita proprio del nostro Paese, in modo che anche loro, possano sperimentare da noi tutto ciò che hanno imparato all’estero” sull’Italia e la lingua italiana.

 

LINGUA ITALIANA, PROF. ROSSI: PUNTARE SULLA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI

(NoveColonneATG) Roma – Agli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo è intervenuto Fabio Rossi, professore ordinario di Linguistica Italiana all’Università di Messina: “Occorre innanzitutto comprendere cosa è possibile fare per preservare l’importanza della lingua italiana, che è la quarta lingua più studiata al mondo – ha sottolineato il professor Rossi, che ha curato il libro L’italiano e la rete, le reti per l’italiano-. Già molto è stato fatto. Tra le cose ancora da implementare, io credo che si possa, ad esempio, dedicare maggiore spazio alla formazione degli insegnanti, sia in Italia che all’estero. Inoltre, - ha aggiunto il prof a 9colonne - è necessario incentivare il più possibile gli agganci fra lingua, letteratura italiana e gli altri elementi caratteristici della cultura del nostro paese, come l’opera lirica, il cinema, la cucina, la moda, il turismo, l’arte, lo sport. Occorre dunque integrare tutte le risorse della cultura italiana per migliorare anche l’offerta didattica”.

(© 9Colonne - citare la fonte)