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direttore Paolo Pagliaro

GIORNATA DEL MAL DI TESTA , COLPITI 6 MLN ITALIANI

GIORNATA DEL MAL DI TESTA , COLPITI 6 MLN ITALIANI

Domani è la Giornata nazionale del mal di testa, giunta alla sua 12ma edizione. Quest’anno a causa dell’emergenza Covid-19, le tre società scientifiche di riferimento, SIN (Società Italiana di Neurologia),ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) e SISC (Società Italiana per lo studio delle cefalee) si mettono a disposizione dei pazienti attraverso una campagna di informazione. Da domani al 15 maggio, sulla pagina facebook Giornata Nazionale del Mal di Test si può partecipare alle dirette quotidiane che vedono gli esperti SIN, ANIRCEF e SISC fare chiarezza ogni giorno sui principali quesiti legati alla patologia, dalla gestione dell’emicrania al tempo del coronavirus ai fattori scatenanti da evitare in quarantena, dalla gestione della cefalea nel bambino alle possibilità diagnostiche fino ai nuovi e promettenti scenari terapeutici, dalla cefalea a grappolo alle problematiche diagnostiche. Si stima che la cefalea, spesso chiamata mal di testa, colpisca 1 persona su 2 con episodi che si verificano almeno una volta l’anno(dati Oms) e il rapporto aumenta fino a 3 persone su 4 nella fascia di età tra i 18 e i 65 anni. La patologia riguarda anche le fasce più giovani della popolazione: oltre il 40% dei ragazzi è colpito da cefalea mentre 10 bambini su 100 soffrono di emicrania, una forma comune di cefalea primaria. “In Italia l’emicrania colpisce circa 6 milioni di persone, ossia il 12% della popolazione– commenta Gioacchino Tedeschi, presidente della SIN -. Numeri importanti che non ci hanno fatto desistere quest’anno, malgrado l’emergenza Covid -19, dal voler cercare di colmare il bisogno di informazione legato a questa patologia per la quale una diagnosi precoce può davvero impattare positivamente sull’evoluzione della malattia, poiché evita importanti conseguenze quali la cronicizzazione del disturbo e l’abuso di farmaci”. Ancora oggi, purtroppo però, non si è ancora compreso, a livello istituzionale, l’impatto sulla qualità della vita di patologie cefaliche. (red – 8 mag)

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