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Nissoli (FI): Bicamerale necessaria dopo i tagli alla rappresentanza

La Commissione bicamerale per gli italiani nel mondo è “uno strumento che arriva in soccorso al mondo dell'emigrazione nel momento in cui, con le riforme istituzionali, è stato fatto un taglio ingiusto alla rappresentanza estera”. Lo afferma a 9colonne Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta all’estero. Alla Camera è iniziata la discussione per istituire l’organismo in cui si discuteranno tutte quelle politiche che riguardano gli italiani all’estero: “Un traguardo molto importante - lo definisce Nissoli -, è solo l'inizio di un percorso che dovrebbe creare un luogo specifico per discutere delle politiche di emigrazione e del Sistema Italia all’estero. Sarà uno strumento necessario per elaborare le politiche dell'emigrazione trasversali ai lavori delle varie commissioni permanenti dal momento che la riduzione del numero dei parlamentari anche all'estero comporta una conseguente ridotta operatività nel contesto parlamentare e quindi l'impossibilità di seguire tutti i lavori delle commissioni connesse con l’emigrazione”. Anche la deputata di Forza Italia ha presentato un disegno di legge sull’istituzione della bicamerale che ora dovrà essere discusso insieme a quelli degli altri parlamentari per arrivare a un testo unico. “C'è una sensibilità comune nel portare avanti questo obiettivo, che è il frutto di lunghe riflessioni alle quali si è aggiunta la preoccupazione sul ruolo della rappresentanza estera dopo il taglio effettuato con le riforme”, sottolinea ancora Nissoli.

“Convinti che l'istituzione di una commissione bicamerale è costituzionalmente fondata a partire dall'art.82 della Costituzione, siamo andati in maniera bipartisan a rappresentare le esigenze dell’istituzione della bicamerale per gli italiani all'estero sia alla presidente del Senato Casellati che al Presidente della Camera Fico - spiega la deputata eletta fuori i confini nazionali -. Con l'istituzione della bicamerale vogliamo garantire un miglior funzionamento della rappresentanza estera in Parlamento. Posso dire di essere molto soddisfatta di questo metodo di lavoro, lavorare in maniera trasversale per un obiettivo comune. Sin dall'inizio del mio primo mandato, ricordo che ho riunito tutti i parlamentari eletti all'estero, nel maggio del 2013, perché ho sempre creduto che l'impegno comune, a prescindere dall'appartenenza politica per il bene degli italiani all'estero, possa portare a risultati concreti. L'unione fa la forza, e adesso, finalmente, dopo tanti anni, posso dire con orgoglio che ce l'abbiamo fatta”. Inizia oggi il ciclo di audizioni per ascoltare idee e proposte: stasera toccherà al Cgie per poi, nelle prossime settimane, audire Comites, Camere di Commercio, istituzioni ed esperti. “Continuiamo a lavorare per arrivare ad un testo comune”, conclude Nissoli auspicando che “i tempi possano essere brevi perché la Commissione è necessaria subito”. (PO / sip – 15 giu)

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