di Paolo Pagliaro
(22 luglio 2020) Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha in mente una svolta radicale nei rapporti tra i cittadini e il fisco. La proposta è quella di introdurre un sistema di liquidazione periodica mensile o trimestrale delle imposte sui redditi basato sugli incassi e le spese effettivi. Tutto questo – ha detto Ruffini al Corriere della Sera - avrebbe la funzione di eliminare “l’attuale sistema degli acconti e dei saldi, che genera l’ansia di doversi procurare una provvista per pagare le imposte in anticipo rispetto a un anno che ancora non si sa come andrà e poi per il saldo, magari andando in credito con la conseguente attesa del rimborso”. Una riforma da realizzare in pochi mesi, un’ipotesi che si potrebbe realizzare su base volontaria e salvo conguaglio. “Altrimenti potrebbe essere lo stesso contribuente a disporre il versamento del dovuto ogni mese o ogni tre”.
La scomparsa di acconti e saldi, e il passaggio da un prelievo sugli incassi presunti a uno sugli incassi effettivi, sarebbe una mezza rivoluzione. In giugno, per dire, acconti e saldi di Irpef e Ires hanno superato i 27 miliardi. La novità dovrebbe essere apprezzata soprattutto dai contribuenti, che tornerebbero padroni del loro denaro.
Da lunedi scorso per milioni di loro è iniziata una vera e propria maratona fiscale. Le scadenze previste in questi dieci giorni sono 142. Si va dall'Irpef (saldo 2019 e acconto 2020), all'Ires (saldo 2019 e acconto 2020), all'Irap (saldo 2019 e acconto 2020), all’Iva periodica, al saldo 2019 della cedolare secca, al primo acconto 2020. Sarebbe tutto molto più semplice, e anche più equo, se davvero si potesse pagare sulla base di ciò che si è effettivamente guadagnato.
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