Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Il Palio dei Normanni più forte dell’emergenza

Il tradizionale Palio dei Normanni, che anima la città di Piazza Armerina sin dalla prima edizione ufficiale del 1852, come tutti gli anni andrà in scena dal 12 al 14 agosto, anche conun’inedita forma cinematografica, nonostante il Covid 19 che ha portato all’annullamento dei più importanti spettacoli nel mondo. Insomma Il Palio dei Normanni non si arrende e per vincere la crisi diventa anche una proposta innovativa: mediometraggio cinematografico da lasciare ai posteri, un evento teatrale e un “gaming”,  un videogioco basato sulla manifestazione e che verrà diffuso tramite i maggiori social network di tutto il mondo. Dedicato a Ruggero d’Altavilla, che nel XII secolo liberò la città dai Saraceni, è una delle rappresentazioni storiche più importanti del Paese e uno degli eventi culturali della Sicilia maggiormente conosciuto all’estero.

 

Si tratta di un evento di assoluto valore simbolico, oltre che economico e turistico. Motivazioni importanti che hanno rafforzato la scelta del Comune di Piazza Armerina di non annullare la manifestazione, ma di renderla fruibile con una formula compatibile ai limiti imposti dalle regole per il coronavirus. La decisione di non rinunciare al Palio dei Normanni 2.0 mette in luce l’importanza, soprattutto in un momento così critico, di ritrovare e condividere sentimenti di unità e coesione attraverso la valorizzazione e rievocazione della nostra storia. Realizzare il Palio quest’anno richiede un grande sforzo collettivo, al fine di mantenere l’alto livello culturale e artistico della manifestazione, nel rispetto però di tutti i parametri di sicurezza per i lavoratori e gli spettatori, garantendo la tutela del distanziamento sociale.

 

Per soddisfare queste esigenze è prevista una nuova forma drammaturgica della manifestazione , curata dalla regista Gisella Calì, che arricchisce di immagini e suggestioni la magia delle edizioni storiche. La messa in scena infatti prevede  vere e proprie performances che raccontano, attraverso la regia teatrale, i momenti salienti del Palio con attori, danzatori e musicisti professionisti. Inoltre verranno realizzate videoproiezioni, clip, cortometraggi e installazioni virtuali chegarantiranno il distanziamento, permettendo agli spettatori di poter godere nel modo migliore lo spettacolo con i suoi significati da diversi punti della città, evitando ogni assembramento.

 

Il Palio è ispirato alla guerra di liberazione della Sicilia dai Saraceni per opera dei Normanni guidati da Ruggero I di Sicilia, quando le vicende delle conquiste dei Normanni si legarono con la tradizione della città di Piazza Armerina, tra fatti di distruzione, leggende popolari, devozioni religiose e storia, che ancora oggi paiono vive e sembrano acquistare un rinnovato significato di unità e una spinta verso il riscatto e la rinascita culturale.  Come dire che, proprio intorno alla riscoperta di un passato condiviso e luminoso, si possono ritrovare quei sentimenti che sono alla base del comune sentire e che riducono le paure della solitudine e le incertezze del futuro.

 

L’edizione 2020 del Palio dei Normanni sarà dunque il banco di prova per vincere la sfida dell’emergenza sanitaria e sociale, puntando sui valori irrinunciabilidell’identità culturaleche appartengono non solo alla comunità territoriale di Piazza Armerina, ma che sono le  radici stesse della storia del Paese. 

 

DOPO 1000 ANNI IL PALIO DEI NORMANNI SI RIFA’ IL LOOK

Un Palio Non solo virtual, perché saranno previsti anche due eventi live contingentati.  Il 12 primo giorno avviene la consegna delle armi e la benedizione dei cavalieri giostranti.Il 13 agosto viene rievocato l’ingresso del re Ruggero  a Piazza Armerina al quale vengono consegnate le chiavi della città. Questo evento si  svolgerà come un momento celebrativo teatrale contingentato in base alle misure Covid e con accessi limitati e controllati dall’acquisto di ticket. La performance sarà resa disponibile a tutti tramite una diretta sui social ufficiali della manifestazione e del Comune.  La Quintana del Saraceno si svolgerà come di consueto il 14 agosto allo stadio comunale Sant’Ippolito, sarà garantita a livello agonistico e sarà anche prevista la presenza di spettatori in base alle disposizioni di contingentamento anticovid. Anche in questo caso è previsto un ticket.  La quintana del Saraceno consiste in una sfida a cavallo tra i  4 quartieri storici di Piazza Armerina che si contenderanno la conquista del Drappo di Maria Santissima delle Vittorie: Canali in rosso, Casalotto in verde, Castellina in blu e Monte in giallo.

STORIA DEL PALIO

Il Palio dei Normanni è la manifestazione medievale in costume più importante del sud Italia, capace di fondere in modo assolutamente unico , storia, religione e leggenda. L'evento trae ispirazione dalla guerra di liberazione della Sicilia dai Saraceni per opera dei Normanni guidati da Ruggero I di Sicilia, figlio più giovane di Tancredi D'Altavilla. La conquista Normanna ha inizio nel 1061, con lo sbarco a Messina avvenuto con l'appoggio del fratello di Ruggero, Roberto il Guiscardo e soprattutto grazie all'emiro arabo di Siracusa Ibn al Thumna. Infatti quest'ultimo, essendo in contrasto con gli altri emiri di Sicilia e in particolare con il cognato Ibn al-Hawwäs, signore di Castrogiovanni, nel 1061 si recò a Mileto da Ruggero d'Altavilla, al quale giurò e promise il suo appoggio contro i musulmani in Sicilia. Il crocevia della conquista fu segnato nel 1063, sulle alture dei Nebrodi, dove venne strenuamente combattuta e vinta la celebre battaglia di Cerami. Qui la storia delle conquiste Normanne si lega con la tradizione della città di Piazza Armerina. Alla fine della battaglia di Cerami, vinta grazie all'aiuto divino, Ruggero I di Sicilia inviò, in segno di riconoscenza, parte del bottino di guerra e quattro cammelli a Papa Alessandro II che succedette a Niccolò II nel 1061. Quest'ultimo, per ricambiare il favore concesse l'indulgenza plenaria al Conte e gli donò a sua volta un vessillo con le insegne papali, che leggenda vuole, raffiguri la Madonna con Gesù Bambino e che si dice accompagnò il Conte durante le sue vittorie in Sicilia (per questo ribattezzata Maria Santissima delle Vittorie, oggi patrona della città e della Diocesi di Piazza Armerina). Pur non avendo notizie riguardo ad un eventuale passaggio di Ruggero nell'antica Piazza Armerina , sempre la leggenda narra , che il conte Ruggero, al termine della conquista deal termine della conquista della Sicilia (avvenuta nel 1091 con la presa di Noto), volle che il Vessillo Mariano fosse donato alla città lombarda di Platia (in latino, ma anche Platza in bizantino e Iblatasah in arabo) e custodito nella chiesa madre. Un tratto peculiare della città di Piazza Armerina è proprio quello di fare parte dei cosiddetti comuni lombardi di Sicilia. Infatti, durante la conquista, i Normanni ripopolarono o fondarono molti centri della Sicilia centro-orientale con gente proveniente dal Nord Italia (Piemonte, Liguria ed Emilia) grazie all'alleanza con la famiglia degli Aleramici (Marchesi di Saluzzo, Monferrato e Savona), suggellata dal matrimonio nel 1087 tra Adelasia Del Vasto e lo stesso Ruggero 1.(31 lug - red)

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