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TURISMO, -10 MLN PRESENZE IN ESTATE PER OSPITALITÀ RELIGIOSA

TURISMO, -10 MLN PRESENZE IN ESTATE PER OSPITALITÀ RELIGIOSA

Una estate da dimenticare per case di ospitalità di matrice religiosa. Lo sostiene un sondaggio del'Associazione Ospitalità Religiosa. Complessivamente le 4mila strutture dell'ospitalità religiosa, tra quelle rimaste aperte, hanno perso in questa estate il 42% delle presenze. Se consideriamo però anche quelle chiuse definitivamente a causa dell'emergenza sanitaria, la stima sulla perdita complessiva rispetto all'estate 2019 è del 60%, ovvero 10 milioni di presenze in meno e un danno economico di circa 300 milioni di euro. A giugno, primo mese di riapertura, il 32% di strutture ricettive hanno scelto di far slittare l'apertura, sia per la scarsità di prenotazioni che per gli interventi necessari a rendere l'ospitalità in linea con le normative sull'emergenza sanitaria. Per le altre, la media della perdita di presenze rispetto al 2019 si è attestata al 52%, ma più di un terzo ha registrato una diminuzione di presenze superiore al 70%. Con luglio hanno cominciato a muoversi gruppi e famiglie. Chi è rimasto aperto ha lamentato mediamente un -47% di presenze. Un terzo segnala comunque una diminuzione ancora oltre il 70%. Ad agosto la perdita media si attesta intorno al 25%. Solo il 2% ha registrato un aumento di presenze rispetto all'anno precedente, dovuto allo spostamento delle richieste degli italiani verso luoghi più ameni. A settembre è prevista una perdita di presenze del 44%. Un quarto dei gestori, però, stima perdite ancora oltre il 70%. (8 set . red)

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