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IMMIGRATI: NEL 2019 177.254 PERMESSI DI SOGGIORNO (-26,8%)

(26 ottobre 2020) La diminuzione dei flussi in ingresso nel nostro Paese era iniziata già prima della pandemia da Covid-19. Nel 2019 sono stati rilasciati 177.254 nuovi permessi di soggiorno, il 26,8% in meno rispetto al 2018. La contrazione ha interessato in maniera generalizzata i permessi richiesti per tutte le diverse motivazioni all’ingresso. Tuttavia, anche nel 2019, il calo maggiore ha interessato i permessi rilasciati per richiesta di asilo, passati da circa 51 mila e 500 nel 2018 a 27.029 nel 2019 (-47,4%). Lo rende noto l’Istat. Sono in calo anche i permessi per lavoro (-22,5%), cresciuti invece tra il 2017 e il 2018; i permessi per ricongiungimento familiare (-17,8%); i permessi per studio (-7,4%), caratterizzati da un’elevata quota di ingressi di giovanissimi (oltre il 56,5% ha meno di 25 anni) e di donne (57,9% dei flussi per studio). Anche dal punto di vista delle cittadinanze la diminuzione degli ingressi è stata generalizzata, sebbene con notevoli differenze tra esse. Il decremento dei cittadini nigeriani nel 2019 supera il 66% rispetto all’anno precedente, mentre per gli albanesi il calo è dell’8,7%. La Nigeria passa così dal terzo posto della graduatoria generale dei nuovi rilasci al decimo. Il calo dei nigeriani è da riconnettere alla diminuzione dei permessi per richiesta di asilo che, tra il 2018 e il 2019, sfiora il 75% e fa sì che il Paese, dopo 4 anni, perda il primato di ingressi per protezione internazionale a favore del Pakistan. Considerando gli ingressi con permesso per richiesta di asilo distinti per cittadinanza, a fronte di una generalizzata, anche se diversificata, tendenza alla diminuzione spicca il dato relativo al Perù, che compare per la prima volta nel 2019 tra i primi dieci Paesi per questa motivazione di ingresso, collocandosi direttamente al settimo posto con oltre mille permessi (+174,5% rispetto al 2018).

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