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SALA: CHIUDERE MILANO?
C’È TEMPO PER DECIDERE

Per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, sarebbe opportuno il lockdown a Milano... “Non mi hanno consultato – commenta il sindaco di Milano Giuseppe Sala in una intervista al Corriere della Sera -. Ma, con tutto il rispetto per Ricciardi, non credo sia così. Ieri un amico virologo mi ha detto che c'erano 80 pazienti intubati a Milano e 201 in Lombardia. Ad aprile erano tra i 1.500 e i 1.700 (lunedì i ricoverati in terapia intensiva erano in realtà 271, e in un solo giorno a Milano ne sono entrati 44, ndr). La conclusione è che, anche nella peggiore delle ipotesi, avremmo 10-15 giorni per decidere un lockdown. Certo, oggi i nostri medici e i nostri infermieri fanno i conti con una massa enorme di ricoveri e a Milano abbiamo solo 13 Usca. Credo però che non sia ancora un problema irrisolvibile” ma “di certo non sarei d'accordo per un lockdown oggi”. E conferma che i danni all'economia di Milano superano i 10 miliardi solo per fiere, pubblici esercizi, eventi e moda. E torna a criticare il governo che chiede ai sindaci di chiudere piazze o vie in caso di situazioni a rischio: “Cosa faccio, chiudo corso Como? Bene, tutti andranno all'Isola. Diventa il gioco del domino”. E dei disordini anche nella sua città dice: “Sono molto preoccupato. Deve far riflettere il fatto che la gran parte dei ragazzi fermati siano minorenni. Bisogna fare di tutto perché la destra violenta non strumentalizzi chi è colpito dalla crisi”. Poi la polemica sugli autobus: “Non sono un prodotto da banco, abbiamo messo in strada quel 10/15% di mezzi vecchi in deposito. Abbiamo chiesto ai nostri dipendenti lavoro straordinario. Per certi cambiamenti ci vuole tempo” e “prendiamo asili e materne. Come fai a scaglionare gli orari di ingresso e uscita se i genitori non possono adeguare gli orari del lavoro per andare a prendere i figli?”. (red)

 

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