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direttore Paolo Pagliaro

Guardie e ladri
sul fronte del Covid

Guardie e ladri <br> sul fronte del Covid

di Paolo Pagliaro

(28 ottobre 2020) Tra domenica e lunedi, dopo che si era diffusa la notizia degli   indennizzi a fondo perduto per le categorie danneggiate dai provvedimenti anti Covid, l’agenzia delle entrate aveva registrato una vera e propria corsa all’apertura di nuove partite Iva e alla modifica dei codici Ateco che identificano l’attività economica. Il tutto evidentemente  allo scopo di  accedere al cosiddetto ristoro senza averne diritto. Per questo, scrive il Sole, all’ultimo momento il decreto del governo è  stato modificato prevedendo che avessero diritto all’indennizzo solo le partite Iva attive alla data del 25 ottobre.
Questa notizia va letta insieme a quell’altra , ben riassunta nelle tabelle del centro studi Itinerari Previdenziali, secondo cui il  40% della popolazione versa oltre il 91% delle tasse, mentre 6 italiani su 10 di fatto non pagano un euro e sono totalmente a carico della collettività, a partire dalla spesa sanitaria.
 Presentano una dichiarazione dei redditi positiva, solo 31 milioni di cittadini, cioè il 48%. Significa che quasi la metà di noi vive a carico di qualcun altro. Si ferma al 13% la quota di italiani che dichiara più di 35 mila euro lordi l’anno.  Sembreremmo un popolo di poveri, ma in realtà siamo al primo posto in Europa per possesso di abitazioni, autoveicoli, telefoni, e siamo tra i primi dieci paesi del mondo nella classifica della ricchezza privata.  Ma data la pervasività  dell’evasione fiscale siamo anche l’unico paese in cui spetta a una minoranza, un’esigua minoranza,  pagare le prestazioni di cui usufruiscono tutti, a cominciare appunto dalla sanità. In questi mesi si combatte sì contro il Covid 19 ma si gioca anche a guardie e ladri.  

 

(© 9Colonne - citare la fonte)