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Vienna, Sereni: unita’ in Europa contro il terrorismo

“Dobbiamo tenere la guardia molto alta, episodi drammatici come quello di ieri sera a Vienna ci dicono che la minaccia terroristica è forte nelle nostre società e che dobbiamo cooperare sempre di più a livello di intelligence e di forze di sicurezza. E che il modo migliore per sconfiggere il radicalismo, il fanatismo e la violenza terroristica è parlare con l’Islam moderato, con quei milioni di persone musulmane che vivono in Europa e che sono perfettamente integrate”. Lo ha dichiarato a Radio 24 la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, che ha aggiunto: “È un errore stabilire un automatismo tra questo attentato e gli altri recenti, a Nizza e altrove, e le parole di Erdogan, che abbiamo condannato con nettezza. Ma non dobbiamo fare semplificazioni, non dobbiamo fare il gioco di chi vuole innescare una guerra di civiltà”.

 “La Turchia - ha proseguito Sereni - non è solo Erdogan, è un Paese complesso. Il Presidente turco sta utilizzando la chiave del nazionalismo e dell’identità islamica per coprire problemi interni economici e sociali. Di fronte a ciò, l’Europa deve tenere conto che quel Paese è il nostro Vicinato, anzi è un Paese candidato all’adesione. Dobbiamo criticare senza timidezza le scelte della Turchia che non condividiamo e lavorare con Ankara per un’agenda positiva. Certamente in questo momento le risposte arrivate da Erdogan non sono soddisfacenti e perciò la nostra non sarà una porta aperta senza termini, abbiamo bisogno di verificare che questo approccio produca risultati”.

Sulla vicenda dei pescatori in Libia, Sereni ha detto che per i connazionali “trattenuti da autorità autoproclamate non riconosciute a livello internazionale” il Governo sta muovendosi “con i libici ma soprattutto con quei Paesi come gli Emirati arabi e la Russia che hanno con le forze della Cirenaica un rapporto più stretto. Dobbiamo lavorare per riportare a casa questi concittadini che sono trattenuti in buone condizioni ma stiamo però parlando di una situazione delicata e complessa per la quale serve anche molta riservatezza”.

 Sulle elezioni americane infine la Vice Ministra ha notato che “il voto nell’unica superpotenza globale nel pianeta ha influenza per tutto il mondo. Saremo alleati degli Stati Uniti chiunque sia il vincitore, sperando ci sia un risultato chiaro e accettato da entrambi i contendenti”.

 (red – 3 nov)

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