Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Massimo Ranieri,
un cofanetto
con i 16 migliori album

Musica
Concerti, dischi, biografie, tributi e novità dalla Rete. Lo "Speciale musica" si snoda lungo il variegato mondo del rock e del pop attraverso personaggi, sonorità e aneddoti "unici nel loro genere". Ogni settimana vengono pubblicate le notizie riguardanti gli artisti italiani e stranieri, dai mostri sacri alle giovani promesse nate nei talent show. Un servizio che consente di essere sempre aggiornati sulle hit del momento e sulle star immortali.

Un’occasione per rivivere una carriera discografica iniziata giusto 50 anni fa, con la pubblicazione del suo primo omonimo album. Da lì, cinque decenni costellati da canzoni che hanno fatto la storia della melodia italiana. Da oggi è in edicola un cofanetto che, settimana dopo settimana, si comporrà raccogliendo i 16 album originali più belli di Massimo Ranieri, compresi alcuni live e un dvd. Un'uscita che permette di scoprire la storia di ogni disco presente nella collana (in un nuovo formato digipack) con contenuti inediti accompagnati da fotografie dell’epoca e un’intervista esclusiva in cui Massimo Ranieri racconta la storia e gli aneddoti relativi a ciascun album della collana. Il primo appuntamento in edicola è con ‘Massimo Ranieri’ (con cofanetto in regalo), il primo album del cantante pubblicato nel 1970 contenente 12 pezzi, tra cui gli evergreen "Se bruciasse la città" e "Rose rosse" con cui si aggiudicò il Cantagiro. “La cantai - spiega lo stesso Ranieri - per la prima volta a Settevoci e poi a Senza Rete e arrivarono richieste incredibili pari a 180 mila copie in un solo giorno. Alla fine, ‘Rose rosse’ ha venduto un milione e ottocentomila copie”. Tra i 12 pezzi all’interno, anche una interessante cover di "’O sole mio’. C’è anche "Quando l’amore diventa poesia", canzone portata l’anno prima al Festival di Sanremo con testo di Mogol e musica di Piero Soffici. Presente anche "Il mio amore resta sempre Teresa", cover del brano "Teresa", composto da Albert Hammond e Lee Hazlewood. Alla riuscita del disco contribuisce poi un prestigioso team di collaboratori composto da Giancarlo Bigazzi, Totò Savio ed Enrico Polito: “Fu un incontro magico che ha contribuito molto alla crescita della mia carriera", ammette Ranieri. La tracklist è completata da "Parla tu, cuore mio", "Piangi piangi ragazzo", "Pietà per chi ti ama", "Rita", "Magia", "È diventato amore’ e "Ma l’amore cos’è".

"VIVI A DOMANI", IL SINGOLO DI DEBUTTO DEI SIRENTE

E' disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali, “Vivi a domani”, il primo singolo della band abruzzese Sirente prodotto da Ioska Versari - produttore discografico e direttore artistico di FLEBO records - missato e masterizzato da Francesco Tosoni (Noise Symphony). La band propone un pop attuale e immediato che non trascura, in pieno stile it-pop, di attingere dalla tradizione cantautorale: la forza delle melodie è incorniciata da una produzione sia tradizionale nel suo essere “suonata” che moderna nell’utilizzo dei synth; un sound attuale con testi semplici concepiti per immagini e di facile immedesimazione anche grazie ad un canto che unisce perfettamente spinta e controllo. Jonathan Di Felice (voce), Matteo Fontana (batteria) e i fratelli Valerio (chitarra) e Riccardo Giuliani (basso) sono quattro ragazzi abruzzesi profondamente legati alle proprie radici: la passione per la musica e il sentimento comune verso l’appartenenza al territorio li porta ad incontrarsi e a formare la band, ispirandosi alla forza e alla resilienza della terra dalla quale provengono. Il Sirente, la vetta più alta del gruppo montuoso che sovrasta la loro città di provenienza - L’Aquila – si fa così guardiano silenzioso e imponente che veglia su di una ripartenza non solo materiale ma soprattutto emotiva dopo gli accadimenti storici che nel 2009 hanno segnato la città. “Vivi a domani” parla di quel futuro che ci è sembrato venire a mancare sin da piccoli” - scrive Riccardo Giuliani, componente più giovane della band e autore del brano- “Avevamo fra i 9 e i 14 anni quando siamo stati colpiti dal terremoto e tutto si è sospeso, come se il futuro per noi, non avesse potuto più arrivare. La “Lei” del brano non è una donna, è la musica, che ha continuato a volerci bene e proporci un possibile futuro, prossimo e tangibile”. Prima di grandi soluzioni c’è un domani immediato che ci aspetta quindi, una nuova generazione di ragazzi con in mano le chiavi per costruire un futuro che si possa intravedere solo se ci si tiene stretti a partire dal presente.

IN RADIO "DESERTO", INEDITO DI GANOONA TRA I 61 BRANI NELLA PRIMA SELEZIONE DI SANREMO GIOVANI

E' in rotazione radiofonica “Deserto” (Noize Hills Records), nuovo inedito di Ganoona, rapper e songwriter italo-messicano scelto tra i primi 61 brani selezionati per l’ultima edizione di Sanremo Giovani. “Come sempre, scrivo per elaborare quello che mi succede, e 'Deserto' non è un’eccezione - spiega l'artista - L’ho scritta di getto ed è stato estremamente liberatorio, quasi rivelatore. Riascoltarla a distanza di mesi è doloroso per il periodo che racconta. Nel brano però non ci sono solo immagini malinconiche, perché questa canzone è una presa di coscienza, in positivo e in negativo. 'Io non scappo più, e so quello che voglio' per me significa: sono pronto ad affrontare le conseguenze delle mie scelte e so dove sto andando, non è un sentiero facile, ma non ho paura". Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Lorenzo Chiesa, narra e mostra la passeggiata di Ganoona insieme a una ragazza. Dalle immagini si percepisce che il rapporto tra i due è giunto alla fine e, anche se fisicamente vicini, sembra che ormai ci sia un "deserto" immenso a dividerli.

GODO E LA SUA "COME UN RICCIO"

Si chiama "Come un riccio" il nuovo brano di Martino Schembri, in arte Godo, cantautore, chitarrista e performer romano, classe ’97. Attualmente in studio per lavorare al nuovo album previsto per il 2021, Godo ha partecipato alla realizzazione di “Alt”, album di Renato Zero pubblicato nel 2016, e partecipato a Sanremo 2017, accompagnando Sergio Sylvestre nella canzone “Con te”. "Come un riccio" è accompagnato da un videoclip diretto da Fabrizio Cestari.

“CLERVILLE”, IL PRIMO SINGOLO DI CROTTI B ISPIRATO AL MONDO DI DIABOLIK

“Clerville” è il nuovo singolo dell’MC milanese Crotti B, uscito per Noise Symphony (distribuzione Pirames International). “Clerville” nasce dalla volontà di tornare ad essere il bambino che divorava Diabolik in spiaggia. Uno al giorno non bastava, ogni mattina ne comprava una nuova copia in edicola pronto a leggerlo sotto l’ombrellone. In “Clerville”, il rapper milanese Crotti B, alter ego del 18enne Cristian Cavalli, racconta di quanto sia difficile avere la nomea del tipo rude. Il suo modo di abbigliarsi e di atteggiarsi sono mezzo di discriminazione in ambito lavorativo e talvolta anche con le ragazze con cui si approccia. A Milano si sente osservato speciale, come il classico elemento che se non fa strada con la musica la sua fine sarà proprio la strada stessa e il suo futuro sarà simile a quello di Diabolik, ma con meno successo. Ma il mondo ideale, anche ora che è diventato da poco maggiorenne, rimane proprio Clerville, quella cittadina di quel famoso ladro che veniva temuto e rispettato da tutti.

(© 9Colonne - citare la fonte)