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Pci, Pollastrini (Pd): La politica ha ancora bisogno di etica e utopia

“Ad entrare nel Partito Comunista mi ha spinto la passione. Io ero una studentessa universitaria della Bocconi, la mia famiglia non si occupava di politica erano cattolici, democratici. Ho maturato la voglia di un impegno col movimento studentesco". La deputata del Partito Democratico Barbara Pollastrini, racconta a 9Colonne la sua passione politica nel centenario della nascita del Partito Comunista Italiano. "Davanti all'università c'erano allora grandi fabbriche, come la Centrale del Latte, e il mondo del lavoro accolse il movimento studentesco criticato da molti. Solo dopo - ricorda - abbiamo pensato con la nostra utopia, anche un po’ infantile e ingenua che ci animava, di iscriverci al Pci, perché ci sembrava il luogo dove poter trovare mondo del lavoro, cultura, dei giovani e una spinta all'uguaglianza". "Questa è stata la mia prima battaglia. Iscrivermi. Ora sembra incredibile - prosegue la parlamentare dem - ma provenendo dal movimento studentesco, ci guardavano con sospetto, tenendoci per mesi in sospeso".” Quindi la prima sfida fu quella di farci accettare, poi le porte si aprirono. – prosegue - E da lì si è aperto un percorso che mi ha portato ad essere la prima segretaria donna della Federazione milanese del Pci di allora e la prima segretaria della svolta di Achille Occhetto".

 “Ho affrontato molte battaglie: prima volta una donna, prima volta eletta a scrutinio segreto, prima volta con un competitor uomo di grande qualità -continua la deputata - E' stato un percorso che ha avuto molta gioia ma anche molta asprezza". Secondo Pollastrini il partito fondato il 21 gennaio del 1921 ha lasciato un'eredità per i giovani: "Mi colpisce come, in occasione di questo centenario, ci siano tanti libri, convegni e tanta voglia di studiare il Partito Comunista Italiano, forse perché, anche inconsapevolmente ancora c'è bisogno che la politica abbia una carica di utopia, di etica e di movimento". “E' una storia fatta anche di drammi, ma anche di riscatto, di voglia di uguaglianza e di pensare insieme il futuro", conclude Pollastrini. (21 gen - Sca)

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