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Adolescenti, Locatelli (Lega): Segnali chiari di disagio relazionale

Roma, 22 gen – “Da mesi stiamo assistendo ad alcuni fenomeni relativi all’aggregazione di ragazzi che mettendosi d’accordo sui social si riuniscono spesso semplicemente per fare a botte: si tratta di fenomeni legati direttamente alla situazione che stiamo vivendo”. Alessandra Locatelli, ex ministra per la famiglia e le disabilità ne primo governo Conte, è una dei firmatari dell’interrogazione presentata stamattina alla Camera dalla Lega su un tema di attualità come quello delle risse tra ragazzi (le più famose, quelle al Pincio a Roma, insieme a molte altre in tutta Italia). Per la parlamentare leghista, così come per la grande maggioranza di esperti e osservatori, si tratta di manifestazioni di stress dovuti alla particolare situazione “di chiusura delle scuole, di limitazione delle relazioni, che per i nostri giovani sono condizioni di gravissimo disagio relazionale, psicologico e che mettono a dura prova la loro crescita, il loro modo di apprendere e di stare insieme. Siamo molto preoccupati – spiega Locatelli - e abbiamo già fatto una interrogazione al ministro perché ci siano risposte più chiare: servono interventi mirati, rapidi, veloci, perché non possiamo lasciare soli i ragazzi ad affrontare questo tipo di interazioni sbagliate”. Troppo recente per finire all’interno dell’interpellanza c’è anche il caso dell’adolescente di Palermo, dichiarata cerebralmente morta per soffocamento a causa di una sfida sul web: un altro fenomeno della stessa medaglia, secondo Locatelli. “Riteniamo che fenomeni come quello della ragazzina che ieri a Palermo si è tolta la vita, semplicemente per una gara su Tik Tok non possano essere ignorati o sottostimati, è una realtà che deve essere indagata, analizzata, controllata e soprattutto dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze, a livello trasversale e nelle pubbliche amministrazioni insieme con il terzo settore, perché ci sia la possibilità reale di arrivare a questi ragazzi, farli sentire meno solo e aiutarli a comprendere in che modo è possibile gestire il loro tempo e le relazioni senza dover arrivare a rispondere a questo tipo di modelli".

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