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direttore Paolo Pagliaro

Ridiamoci un governo
e cominciamo a lavorare

Ridiamoci un governo <br> e cominciamo a lavorare

di Paolo Pagliaro

(29 gennaio 2021) Nel pieno di una pandemia che non ha risparmiato nessun paese del mondo e che è costata finora oltre 2 milioni di morti, la preoccupazione maggiore degli abitanti della terra non è il virus ma il degrado dell’ambiente. Per il virus arriverà un vaccino, mentre crisi climatica e inquinamento rischiano di essere irreversibili.
Questa consapevolezza emerge da uno dei più grandi sondaggi mai condotti dalle Nazioni Unite, che tra ottobre e dicembre hanno interpellato 1 milione e 200 mila persone di 50 paesi. Il 64% di loro ritiene che quella climatica sia un’emergenza globale e i più preoccupati sono i ragazzi dai 14 ai 18 anni. I rimedi suggeriti sono molti, i più gettonati sono la creazione di nuove foreste, l’uso di fonti energetiche rinnovabili e la conversione all’agricoltura biologica. 
La politica ambientale è al centro del Recovery Plan e dunque anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal governo il 12 gennaio. Il capitolo intitolato “rivoluzione verde e transizione ecologica”, prevede investimenti per 70 miliardi di euro: 7 per impresa verde e ed economia circolare, 18 per energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile; 30 per efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; 15 per la tutela del territorio e delle risorse idriche. I diversi paragrafi del piano italiano parlano tra le altre cose di parchi solari, riciclo, idrogeno verde, ciclovie, autobus ecologici, riqualificazione degli edifici, rimboschimento, forestazione urbana, depurazione, pulizia del mare.
Verrebbe da dire: ridiamoci un governo e cominciamo a lavorare. 

 

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