di Paolo Pagliaro
Da Potenza a Matera - capoluogo di Regione e di Provincia - ci sono 100 chilometri, ma non essendoci ancora un treno i pullman sostitutivi impiegano quattro ore, se non ci sono ritardi. In Sicilia ci sono mille chilometri di strade interrotte da frane. A Monza ha la mensa scolastica il 100 per cento dei bambini, a Reggio Calabria lo 0,17. Per l’assistenza a un disabile si spendono 5 mila euro nel Nord est e 1000 nel Meridione. Ha scritto lo svedese Gunnar Myrdal, premio Nobel per l’Economia, che il fallimento dell’Italia verso il suo Sud è “solenne, innegabile, immenso”. Ne è consapevole anche l’Unione Europea, che ha affidato al Recovery Fund il compito di ridurre le disuguaglianze territoriali .
Un promemoria per cittadini e governo porta la firma dello scrittore Pino Aprile, autore del bestseller “Terroni”, il quale ha aggiornato l’inventario delle disuguaglianze con un nuovo libro, che l’editore Libreria Pienogiorno ha titolato “Tu non sai quanto è ingiusto questo paese”. Dati alla mano, Aprile spiega perché l’italiano è il cittadino europeo con meno diritti, soprattutto se vive al Sud o nelle aree periferiche, se è in cerca di occupazione o l’ha persa, se è giovane, se è donna. L’Italia soccorre i ricchi a spese dei poveri, i garantiti a scapito di chi non ha tutele, toglie risorse a chi ne ha di meno. Quando deve scegliere non ha dubbi. In Spagna, per dire, l’alta velocità partì dalle regioni più povere, per favorirne la crescita: da noi è accaduto il contrario. Ora ci si attende un riequilibrio, sperando che la tecnocrazia riesca dove la politica ha fallito. (1 mar 2021)