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Servigliano, De Petris (Leu): far vivere memoria contro l'odio

Roma, 4 mar - "È stata molto importante l'approvazione all'unanimità del ddl che dichiara l'ex campo di prigionia di Servigliano monumento nazionale: il campo attraversa tutti gli orrori del Novecento, nascendo con la Prima guerra mondiale e diventando nel '19 un campo per la rieducazione dei soldati che erano renitenti, poi al culmine diventa il luogo dove vengono internati gli ebrei che vengono deportati ad Auschwitz, infine c'è anche la fase dei profughi dopo Tito. Si tratta di un luogo altamente simbolico e certamente il lavoro che è stato fatto lì - il Parco della Pace, la Casa della Memoria - ci dice che questa dichiarazione di monumento nazionale non è per un sito storico ma per un luogo la cui memoria è sempre viva. Memoria che è necessaria e sui dovremmo meditare". Così a 9colonne la senatrice di Leu Loredana De Petris, in merito all'approvazione da parte di Palazzo Madama del disegno di legge sulla dichiarazione di monumento nazionale dell'ex campo di prigionia di Servigliano (in provincia di Fermo), che ora passa all'esame della Camera. "È molto significativo - aggiunge De Petris - che la seconda firma di questo disegno di legge sia della senatrice Segre, che l'anno scorso si recò a Servigliano e soprattutto che è la testimone itinerante della memoria. Le campagne di odio, gli insulti e tutto quello che continua ad accadere ci dicono che serve una grande capacità non solo nelle istituzioni ma anche nella società per far vivere la memoria, un'iniziativa non solo storica ma anche culturale e politica" sottolinea la senatrice. (PO / Roc) ////

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