Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Bullismo e
Cyberbullismo:
come prevenirli

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Bullismo e <br> Cyberbullismo: <br> come prevenirli

BULLISMO E CYBERBULLISMO, IN UN SAGGIO I MODELLI ETICO-VALORIALI PER PREVENIRLI

 

“Modelli etico-valoriali per la prevenzione del bullismo e cyberbullismo. Una corresponsabilità educativa tra famiglia-scuola-istituzioni” è il titolo del saggio di  Maurizio Colangelo, avvocato e magistrato in tribunale e Rosj Guido, psicologa e psicoterapeuta (edizioni Albatros). “È un progetto multidisciplinare – spiega Colangelo - che affronta le tematiche del bullismo e del cyberbullismo e offre risposte sotto il profilo sociale, giuridico e psicologico. Gli ultimi eventi di cronaca dimostrano la pericolosità sociale di tali fenomeni – sottolinea uno dei due autori - La reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole ha imposto e impone una riflessione importante in merito agli strumenti da offrire ai docenti, di ausilio per gli stessi, proprio in considerazione dei fenomeni dilaganti del bullismo e del cyberbullismo. Il nostro libro diviene uno spunto per approfondire questo tema, imponendo un confronto serrato tra le nuove generazioni e coloro che hanno responsabilità educative, cioè i genitori e i docenti. Il libro – conclude Colangelo - porta degli esempi anche pratici di entrata in questa spirale e di chi inconsapevolmente cade in questa rete e noi come autori vogliamo far comprendere agli adolescenti che il male lo fanno non solo ai coetanei ma anche a se stessi. Tutto ciò inevitabilmente obbliga noi o coloro che dialogano o dovrebbero dialogare con i giovani a trovare spazi per la ricerca di modelli educativi cui ispirarsi di contrasto al fenomeno”. (Roc)     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“PICCOLA PARIGI” DI MASSIMILIANO ALBERTI

 

“Questa ‘Piccola Parigi’ mi fa sognare… È una vera favola! C’era una volta… in una bella città italiana che si chiama Trieste, con i suoi bei monumenti e la sua notorietà mondiale, un piccolissimo quartiere nascosto, che è scampato alla distruzione e nel quale ci si crederebbe essere nel diciannovesimo secolo. Delle piccolissime case affacciate su viuzze strette piene di gatti, di panni stesi alle finestre; un piccolo paradiso da cartoni animati risparmiato dalla follia delle grandezze degli uomini. Non state sognando, esiste realmente…!”.  Brigitte Bardot – nella prefazione scritta per il nuovo romanzo di Massimiliano Alberti pubblicato da Infinito Edizioni dal titolo La Piccola Parigi – ci fa entrare nell’atmosfera di un rione storico di Trieste, fondato nell’Ottocento dalle forze militari francesi che occupavano la città, che fa da sfondo per le vicende dei protagonisti del libro, dove amicizia, amore e voglia di riscatto sociale si uniscono in un canto corale. La Piccola Parigi dall’uscita in libreria a fine novembre a oggi, si è sempre piazzato nelle prime cinque posizioni della classifica dei libri più venduti in Friuli Venezia Giulia stilata da Il Piccolo.Parte dei diritti d’autore derivanti dalla vendita di questo libro sono devoluti in beneficienza a Il Gattile di Trieste. Con il patrocinio de Il Gattile e di Montmartre mon coeur.

 

 

 

 

PAVESE, MARCELLO FOIS CURA AUDIOLIBRO “DIALOGHI CON LEUCO’”

 

Alcune tra le voci più apprezzate del panorama teatrale italiano interpreteranno i “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese, che saranno pubblicati dalla Fondazione Cesare Pavese ed Emons nella forma di audiolibro, in accompagnamento al volume cartaceo, con la curatela dello scrittore Marcello Fois. Nell’anno in cui sono scaduti i diritti per la pubblicazione delle opere pavesiane, la Fondazione dedicata allo scrittore di Santo Stefano Belbo e la casa editrice leader nella realizzazione di audiolibri collaborano per portare ai lettori una nuova proposta editoriale. I ventisette racconti dei “Dialoghi con Leucò”, a sfondo mitologico e simbolico, scritti da Pavese tra il 1945 e 1946, in cui divinità ed eroi della Grecia classica discutono i grandi temi universali quali il rapporto tra l’uomo e la natura, l’ineluttabilità del destino, la profondità del dolore, l’intensità dell’amicizia e l’inevitabilità della morte, diventeranno audiolibro, letti da attrici e attori italiani tra i più noti. Il libro con l’audiolibro saranno pubblicati il 9 settembre 2021, data del compleanno di Cesare Pavese, per la curatela dello scrittore Marcello Fois, appassionato lettore di Pavese. Per celebrare questa giornata, e se le misure di sicurezza anti-Covid lo permetteranno, il Pavese Festival, organizzato ogni anno a Santo Stefano Belbo dalla Fondazione, ospiterà le attrici e gli attori protagonisti dell’audiolibro, che leggeranno dal vivo diversi brani tratti dai dialoghi, dando così voce ai tanti personaggi dei racconti, come Edipo e Tiresia, Calipso e Odisseo, Eros e Tànatos, Achille e Patroclo. I nomi degli artisti saranno resi noti a luglio. Fondazione Cesare Pavese ed Emons hanno scelto come prima pubblicazione editoriale la raccolta di racconti “Dialoghi con Leucò”, perché la loro forma dialogica e la loro musicalità, a metà tra prosa e poesia, ben si prestano a essere trasposti in audiolibro, ma anche perché rappresentano il testo che Pavese aveva indicato come il più importante del suo percorso di scrittura e della sua attività letteraria. Il 25 agosto 1950, due giorni prima di togliersi la vita, in una lettera inviata a Parigi al critico cinematografico Nino Frank, Pavese scrive «Dico che le mandino quei miei libri che cerca, il Gallo, Paesi tuoi e L’Estate, più un libro che nessuno legge e, naturalmente, è l’unico che valga qualcosa, Dialoghi con Leucò». Inoltre “Dialoghi con Leucò” è tra i libri dalla maggiore connotazione emotiva, in quanto sul frontespizio di una copia lo scrittore aveva voluto lasciare il suo ultimo messaggio quando si tolse la vita: “Non fate troppi pettegolezzi”. Questa copia è conservata e visibile al pubblico nei locali della Fondazione Cesare Pavese che a Santo Stefano Belbo ospita diversi spazi museali dedicati allo scrittore. La realizzazione di un audiolibro dedicato ai ventisette racconti nasce da un’idea di Pierluigi Vaccaneo (direttore della Fondazione Cesare Pavese) e di Marcello Fois, ospite affezionato al Pavese Festival, dove più volte ha dato voce ai dialoghi, accompagnato dalle musiche del cantautore Gavino Murgia, leggendo al pubblico una dozzina dei racconti pavesiani e riscuotendo enorme successo. Da qui l’intuizione di portare i “Dialoghi” in audiolibro e renderli accessibili attraverso le voci di noti artisti italiano e sempre con le musiche di Gavino Murgia. “Nei “Dialoghi con Leucò” il lettore trova uno specchio – spiega Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese – in cui trovare e ritrovare il proprio percorso umano, attraverso il Mito e la traduzione che del Mito fa Pavese stesso. I dialoghi con Leucò sono dunque una conversazione a più voci, dove lettore, autore, personaggi e Mito sono sullo stesso piano, svelati. Dare voce a questo dialogo, attraverso l’audiolibro che assieme a Emons stiamo realizzando, è offrire a un pubblico sempre più vasto, attraverso grandi artisti italiani, una nuova opportunità di conoscenza e consapevolezza. Una sfida questa che la casa editrice Emons ha accolto con entusiasmo e passione, condividendo una visione inclusiva e partecipata della cultura che la Fondazione sta portando avanti con le sue diverse attività”.  “La casa editrice Emons è veramente onorata di partecipare a questo progetto. Pavese è uno dei grandi autori italiani, i suoi libri e il suo lavoro editoriale nel nostro panorama culturale sono stati fondamentali e da tempo pensavamo di dare voce alle sue opere. Per questo abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Fondazione Pavese di pubblicare insieme una versione celebrativa de I dialogi di Leucò, letta da grandi attori e col contributo inedito di Marcello Fois. Abbiamo trasformato questa occasione anche in un'opportunità per fare un passo editoriale importante: quella di portare in libreria il libro cartaceo con dentro anche l'audiolibro. Fare questo passo insieme alla Fondazione Pavese è stato un onore oltre che un grande piacere” sottolinea Carla Fiorentino, direttore editoriale Emons.

 

“DICE CHE ERA UN BELL’UOMO… – IL GENIO DI DALLA E PALLOTTINO”

 

A cinquant’anni dalla pubblicazione di “4/3/1943” (brano scritto da Lucio Dalla e Paola Pallottino), dal 9 marzo sarà disponibile in libreria e negli store digitali “Dice che era un bell’uomo… – Il genio di Dalla e Pallottino” (Edizioni Minerva), il nuovo libro del giornalista Massimo Iondini dedicato alla coppia artistica formata da Lucio Dalla e Paola Pallottino. Grazie anche alle testimonianze esclusive di Gino Paoli, Renzo Arbore, Ron, Maurizio Vandelli, Maurizio De Angelis, Vince Tempera, Angelo Branduardi, Armando Franceschini e padre Bernardo Boschi, Iondini racconta la carriera di Dalla nei primi anni Settanta, caratterizzati dal sodalizio con la storica dell'arte, illustratrice e paroliera Paola Pallottino: una breve ma intensa collaborazione grazie alla quale videro la luce canzoni come “4 marzo 1943”, “Un uomo come me”, “Il gigante e la bambina” e “Anna Bellanna”. “Quel Festival del 1971 per la musica leggera italiana fu una vera e propria rivoluzione. Tant'è che Lucio Dalla conquistò Sanremo pur non arrivando primo. Per la sua "4/3/1943" si parlò infatti a gran voce di ‘vittoria morale’. Un successo a più livelli per Dalla e la quasi esordiente paroliera Paola Pallottino – dice Massimo Iondini –. Anzitutto perché la loro canzone, ripescata in extremis, era passata sotto le forche caudine della censura della Rai e dell’organizzazione del Festival: via il titolo ‘Gesubambino’ e via alcuni importanti versi. Poi perché quell'innovativo testo portava per la prima volta in una rassegna canora di musica leggera il dramma di una ragazza madre e di un figlio della guerra. Infine, perché rappresentava il personale riscatto dello stesso Dalla, fino a quel momento lodato dalla critica ma inviso al grande pubblico per come cantava, per lo stile compositivo e per il suo aspetto trasandato da antidivo”.

Tra retroscena e aneddoti degli esordi della carriera del cantautore bolognese, Iondini rivela l’esistenza di un’inedita versione dalliana del brano “La ragazza e l’eremita”, un testo di Paola Pallottino musicato nel 1994 da Angelo Branduardi, ma su cui, venticinque anni prima, aveva messo le proprie note anche Lucio Dalla. “Con meraviglia e grande emozione ho potuto ascoltare quella vecchia esecuzione piano e voce di Dalla, incisa sul nastro di una vecchia audiocassetta – racconta Iondini –. Si tratta di un provino registrato a casa di Lucio nel 1970, che Paola Pallottino ha conservato gelosamente per tutto questo tempo e che ora per la prima volta viene svelato e raccontato”. Ad arricchire ulteriormente il libro, oltre ai numerosi scatti fotografici di Walter Breveglieri, ci sono la prefazione scritta da Pupi Avati e l’introduzione a cura di Gianni Morandi, in cui entrambi intrecciano i ricordi degli esordi delle loro carriere con quelli dell’amicizia con Lucio Dalla. Il libro termina con uno scritto di Lucio Dalla (già contenuto originariamente nel libro “Lucio Dalla. L’uomo degli specchi” di Gianfranco Baldazzi – Minerva Editore, 2013), preceduto dal capitolo "Io, Tobia, quel padre che Lucio non ebbe”, in cui è riportata l’intervista esclusiva realizzata da Massimo Iondini a Umberto “Tobia” Righi, che per quasi mezzo secolo è stato manager, factotum e sorta di padre putativo di Dalla. Massimo Iondini è nato a Milano nel 1964, il mese dopo la vittoria del settimo e ultimo scudetto del Bologna di Lucio Dalla, che intanto pubblicava il suo primo 45 giri. Laureato in Scienze Politiche all'Università Cattolica del Sacro Cuore, da un quarto di secolo è giornalista presso il quotidiano "Avvenire" dove lavora alla redazione culturale, occupandosi principalmente di musica. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Paola e Lucio - Pallottino, la donna che lanciò Dalla" (edizioni La Fronda). Paola Pallottino, nata a Roma nel 1939, già professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata, ha svolto intensa attività di studio e divulgazione della storia dell’illustrazione, culminata con la fondazione a Ferrara del MIL Museo dell’Illustrazione Centro Studi sull’immagine riprodotta, diretto dal 1992 al 2005. Illustratrice e autrice di testi per Dalla, Branduardi (Giovanna D’Arco e La ragazza e l’eremita) e Montedoro (l’album Donnacirco), ha collaborato all’Enc. Universale dell’Arte, al Diz. Biografico degli Italiani, al Dictionnaire des illustrateurs e all’Allgemeines Künstlerlexikon. È autrice di una ventina di libri, da “Storia dell’illustrazione italiana” a “Dall’atlante delle immagini”, oltre che di centinaia di saggi in Italia e all’estero. Nel 2019 ha pubblicato “Le figure per dirlo. Storia delle illustratrici italiane” (Treccani).

 

 

“L'INEFFABILE SAPORE DELLA DIGNITÀ”

 

È disponibile in libreria e negli store digitali “L'ineffabile sapore della dignità” di Anna (Susanna) Giancontieri Mele pubblicato da Pegasus Edition. Il romanzo è candidato al Premio Campiello 2021. “Partecipare al Premio Campiello è prestigioso. Arrivare fra i primi cinque sarebbe il riconoscimento della bontà del mio lavoro e dell’egregio supporto dell’Editore che si è fatto, senza risparmio alcuno, parte attiva in prima persona”, commenta la scrittrice. L'autrice con “L'ineffabile sapore della dignità” desidera trasmettere ai lettori un messaggio forte e incisivo: “Viviamo in un mondo in cui ciascuno si sente in grado di giudicare, ma non si può esercitare la facoltà di giudizio senza capire, e non si può capire se non si prova”. Il libro offre più spunti di riflessione, quali: appiattimento del rapporto coniugale con spesso inevitabile evasione verso nuove conoscenze, magari inconsistenti quali sono quelle via internet; pregiudizio nei confronti di tutto ciò che non si conosce, come l’omosessualità che nel romanzo è il tema principale attorno a cui ruota tutta la storia; rapporto genitori-figli; timori e insicurezze di coloro che si avvicinano per la prima volta alla scrittura creativa. Anna (Susanna) Giancontieri Mele è nata a Castelvetrano (TP) e vive a Genova dove si è laureata. È stata docente di Matematica e Scienze e, in posizione di distacco c/o il Provveditorato Agli Studi di GE.,responsabile dell’Uff. Prevenzione delle Tossicodipendenze, Uff. Legislativo e Uff. Mobilità intercompartimentale dei docenti. Ha concluso l’attività lavorativa in qualità di Capo team Legale dopo essere transitata nei ruoli direttivi dell’Amm. Finanziaria.

Nel 2004 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nell’ambito dell’attività di volontariato, è stata Presidente del Distretto Scolastico n.9 della Liguria e, c/o il Centro Universitario del Ponente, in periodi diversi, Referente della Commissione Cultura e Docente di Scrittura Creativa. Appassionata di composizione poetica e di narrativa ha partecipato ad alcuni concorsi  conseguendo prestigiosi riconoscimenti. Ha già pubblicato tre romanzi: “Un mattino di Luglio” MEF (2009) – pubblicato con pseudonimo, “Candidato a sindaco” C.E. Pegasus Edition e “L’ineffabile sapore della dignità” C.E. Pegasus Edition, pubblicato il 17 Febbraio 2021.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)